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martedì 21 settembre 2010

Pignataro: Picchiata coppia gay alla festa della birra

Una coppia di fatto, composta da due uomini omosessuali inglesi, è stata aggredita nel corso della festa della birra che qualche sera fa si è svolta nel comune di Pignataro Interamna, in provincia di Frosinone, piccolo centro di 2.500 abitanti. I due, trentenni e in vacanza nel paesino (uno dei due è originario della zona), erano intenti a scambiarsi effusioni seduti su una panca, quando sono stati avvicinati da un gruppo di uomini, quasi certamente di nazionalità romena
che li ha selvaggiamente picchiati dopo averli stigmatizzati per il loro comportamento.  Le vittime hanno riportato ferite al setto nasale e alla testa, e uno dei due è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. Sul gravissimo episodio di omofobia stanno indagando i carabinieri della compagnia di Pontecorvo. I militari stanno ascoltando anche gli altri presenti alla festa per cercare di risalire agli aggressori. La coppia di coniugi (i due inglesi sono regolarmente sposati) è ripartita alla volta della 'più civile' Inghilterra.

Immediata l'indignazione dell'associazione omosessuale Arcigay Roma. "Aggredire e pestare due uomini solo perché si stanno baciando - dichiara il presidente Fabrizio MArrazzo - è un episodio assurdo. Purtroppo non si tratta di un caso isolato. Chiediamo a tutti i testimoni presenti di aiutare le forze dell'ordine a rintracciare gli aggressori".

"E' inconcepibile - prosegue - che due uomini, sposati nel proprio paese di residenza, la Gran Bretagna e in vacanza in Italia, subiscano violenze di questo tipo. L'Italia, che non ha nessuna legge contro omofobia e transfobia e che non riconosce e tutela le coppie gay, è agli occhi della comunità omosessuale internazionale un paese arretratissimo e incivile. Invieremo già oggi una lettera - aggiunge Marrazzo - al sindaco di Pigantaro e al presidente della Provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli, per richiedere un incontro: è necessario e doveroso che i cittadini sappiano quello che è accaduto e che la comunità si mobiliti: al Comune chiederemo di organizzare un incontro pubblico con la città contro l'omofobia e alla Provincia interventi di formazione nelle scuole. L'omofobia e la discriminazione si combattono con l'educazione: le istituzioni siano in prima linea".

fonte: La Repubblica

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