La notizia campeggiava su tutti i giornali: “ Marchionne, blitz a sorpresa allo stabilimento di Cassino”. Che cazzo ci faceva un ex amministratore delegato a Cassino o meglio a Piedimonte San Germano ? - si chiedeva perplesso Fanta. Sicuramente sotto doveva esserci lo zampino dell’inaffidabile direttore Gennaro e di quel tirapiedi di Oliviero. Mi stanno aizzando il personale contro ed hanno chiamato Marchionne per boicottare a catena di montaggio della Giulietta, non sanno che l’amministratore songo io.
Ma mò o’ chiammo e gli faccio nu cazziatone. Sti infame tene nu cunto in sospeso cu mmè, diceva che ero nu scanzafatica, n’omme e’ niente, nu cassintegrato. E’ arrivato u mumento di chiudere i conti co stu merdiaiolo”.
Farfugliava nervoso in dialetto napoletano Fanta sfogliando i giornali che il capo ufficio stampa Marcello Caliman gli aveva messo davanti. Tutta la stampa riportava a otto colonne la notizia di Marchionne a Cassino e Fanta già prefigurava il titolone di domani: “ Marchionne s’incula Fanta”. La schiuma e la rabbia riempivano il volto dell’amministratore delegato al quarto piano di Mirafiore. Poi all’improvviso chiama Carolina, la segreteria, “u zucculone”di Cellole e le intima di mettersi in contatto con Gennaro. Detto fatto Carolina chiama: “ E’ la segreteria dell’amministratore delegato della Fiat, il dottor Fantasia desidera parlare con il Direttore Gennaro”
“ Sono Oliviero il segretario, il direttore in questo momento è fuori stanza riferirò”
“ Riferirai stu cazz “ Era Fanta che aveva strappato il telefono a Carolina e si era intromesso nella comunicazione.
“ Gennaro ha rotto i coglioni, non è all’altezza di fare il direttore. Digli che il mio capogabinetto Enrico D’Angelis sta facendo a lettera di licenziamento….”
Oliviero: “ Ma poi i sindacati…”
Fanta: “ Ma quali sindacati, questi non rappresentano nessuno. I lavoratori non hanno bisogno di essere rappresentati da gente che magna ncoppa l’operaio. Figuriamoci se i sindacati si mettono a difendere Gennaro, nu mariuolo che s’è fatto i soldi a tradimento. Enrì è pronta sta lettera ? Fagli u fax e levammece stu strunzo dai piedi”.
Enrico D’Angelis abbozza : “ Ma con chi lo sostituiamo ? Non possiamo lasciare il posto scoperto…”
Fanta: “ Enrì non hai capito un cazzo. Io faccio come Berlusconi co’ Scajola…faccio l’interim. Da questo momento songo amministratore a Torino e Direttore a Piedimonte. Che cazz , Bartolomeo in 15 anni nun t’ha insegnato niente”.
Chiusa la pratica Oliviero, adesso Fanta doveva trovare il modo per cacciare Oliviero, il segretario di Gennaro.
Per elaborare una strategia convincente Fanta chiama il cerimoniere Mari e l’addetto stampa Caliman: “ Ci vuole un’idea forte “ Nel pronunciare l’aggettivo forte scatta la molla sul sindaco-senatore-deputato-presidente-segretario Michele Forte, la polizza vita sulla sua carica. “ Quasi, quasi o chiamo – rimuginava Fanta – ma posso scoccià u sindaco pe’ na strunzata. Michele tene tante cosa da fa’ e notte i cicerone, a vela, i granatieri e poi addà pensà a camera, a Casini e al partito. No, nun è cosa !”.
Poi rivolto a Caliman: “ hai pensato ? Te venuta st’idea ?
Ed il camerlengo-addetto stampa risponde: “ Mi sono sentito con l’Arcivescovo “
Fanta: “ l’Arcivescovo ? E che c’entra inta a sta storia ? “
Caliman: “ Mi spiego meglio, da fonte vescovile è stato appurato che il sign. Oliviero è un gay…..si potrebbe quindi sostenere a voce che Gennaro e Olivero avessero una relazione….”
Fanta: “ ma stu cazz i Caliman, chi l’avrebbe detto che dietro l’abito talare si nasconde pure nu’ figlio introcchia. Bravo, Enrì prepara un bonus premio per il capo ufficio stampa. Tutti devono sapè che l’amministratore elargisce i premi di produzione. La nuova politica della Fiat deve essere qualità e idee”.
Poi rivolgendosi al capo gabinetto: “ Enrì prepara a lettera, licenziamo pure Oliviero per atti di libidine in Fiat pubblica. Invece di pensà a Giulietta, Oliviero faceva a mano morta cò Gennaro”.
In meno di un’ora Fanta si era sbarazzato dei nemici storici di Piedimonte.
Rimaneva in piedi stu caca cazz di Marchionne. Qui ci vuole un colpo di ingegneria, un’idea industriale da dare alla stampa domani. Qualcosa di grande, da far parlare giornali e televisioni per un mese.
Rivolto allo staff di segreteria l’Amministratore chiede una pausa “ Lasciatemi solo co’ Carolina, mi devo concentrare”
E Carolina – nell’intimità dell’ufficio – si ricordò delle pratiche di Cellole…
“ Che bello – sospirava Fanta – a Torino stè cose vengono meglio. Aveva ragione Bossi “pè fa a padania ci vole a patana”. E quella di Carolina era appagante.
Il rilasso fisico ed il piacere avevano sprigionate nuove energie ed idee. Ed infatti si registrò l’urlo di gioia: “ A Panda, a Panda urlava a squarcia gola dimenandosi sulla sedia. Chiamatemi o’ staff, Enrì…Enrì na grande idea. Mari ma addo cazzo vai stai sempe a piglià caffè. Ci siamo. A Piedimonte invece da Panda che voleva fa Marchionne creiamo un nuovo marchio “ A FANTA “. La nuova berlina piglia u’ nome mio. Tutto il mondo si muoverà in FANTA. Caliman prepara un comunicato stampa e lancialo a tutte le agenzie…”
Caliman: “ Lanciarlo ? Ma da dove dalla finestra ? “
Fanta: “ Ma che cazzo di addetto stampa sei, il lancio è un messaggio di comunicazione globale che c’entra a finestra. Se proprio vuoi usà a finestra usala per te dopo aver dato il comunicato all’Ansa”.
Nella discussione si intromette il cerimoniere: “ cambiare il nome da Panda a Fanta senza l’approvazione del consiglio d’amministrazione e l’ufficio marketing mi sembra azzardato….”
Non l’avesse mai detto. Fanta sbottò come un vulcano: “ E che cazzo c’entra il consiglio d’amministrazione….hai capito che io tengo i pieni poteri. Io vengo dalla scuola di Michele, hai capito ? Hai capito ? Ma ti risulta che a Formia contano gli assessori o i consiglieri ? “
La reazione violenta di Fanta intimorì Mari che farfugliò: “ ma io volevo dì…certo hai ragione….sono pienamente d’accordo ….sono stato frainteso”
“ Cerimoniè tu sei abituato al PDL di Gaeta. Hai sentito Fini a Mirabello ? Il PDL non esiste, non c’è più e tu che cazzo fai a Gaeta ? Sei diventato orfano, fai il predellino a Berlusconi. Apri gli occhi – incalza Fanta – fai come me che stavo invecchiando a’ falce arrugginita e nu martiello senza punta. Dai retta a me pigliati a tessera del Padre e Figlio se vuoi campà in pace….”
In politica si nasce anarchico, rivoluzionario, fascista, comunista, socialista, liberale, estremista, radicale, cattolico, berlusconiano, marxista, leninista, nazista, ebreo, palestinese, americano, indiano e napoletano ma si muore sempre da DEMOCRISTIANO ! Ricordati come si muore…sempre democristiano !
E nel dire queste parole Fanta aveva tirato dal cassetto della sua scrivania una P38, usata ai tempi dei Katanghesi di Capanna alla statale di Milano.
In un lampo e nel silenzio assordante della stanza si udì un botto stridente e letale.
Riversato sul pavimento Fanta aveva cessato di vivere compiendo un gesto drammatico che poneva fine al suo travaglio terreno.
Sul suo volto straziato si percepiva il piacere della morte. Una morte voluta e cercata….una morte per non morire …….DEMOCRISTIANO !
Sembrerebbe una frase fatta, ad effetto. Ma la conclusione di questa storia “creata ad arte” lascia ai lettori anche un messaggio a firma Ezra Pound : se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui”. C’è sempre un momento per ritornare ad essere se stessi, con le proprie idee e le iniziali passioni di purezza e di slancio giovanile, nel credere fermamente nei valori e nei principi per cui si è lottato per un’intera vita. Fanta con il suo gesto estremo aveva riscattato in un attimo - con un bossolo di P 38 - la sua vita attraverso la morte. Un atto di riscatto e di coerenza che rivalutava il personaggio e lo consegnava drammaticamente alla storia.
E per Storia intendiamo quella di Michele Maddalena nella sua “ Lucia” !!!
Giunge alla fine questo racconto....con la speranza di avervi divertito...
S.V. Eclypse
eclypse sei stato veramente divertentissimo!!! ora ci vorrebbe una bella storia sul "Piantocastelli" ahahahah!!!
RispondiEliminaNon mi sarei mai immaginato un finale così eroico e drammatico per Fanta. Il personaggio esce da questa storia valorizzato...altro che satira
RispondiEliminaEugenio