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martedì 17 maggio 2011

Il Fatto: Droga e pedofila all'Oratorio

il Sacerdote accusatto
Don Riccardo Seppia
'Neve', o meglio cocaina, in cambio di sesso. Sono a dir poco sconvolgenti i nuovi particolari che emergono sulla vicenda di Don Riccardo Seppia, il parroco della chiesa dello Spirito Santo del quartiere genovese di Sestri Ponente, arrestato ieri con l'accusa di violenza sessuale su minori e cessione di sostanze stupefacenti dai carabinieri del Nas di Milano. (ansa: domenica 15 maggio 2011)

L’arresto di un sacerdote di Genova per pedofilia e uso di droghe “pesanti”, l’ultimo in ordine di tempo, ripropone in tutta la sua drammaticità il problema della frequentazione dei minori nelle parrocchie e negli oratori. Il problema non è più il caso isolato di un singolo prete di periferia, con cronici squilibri mentali, che pone in essere comportamenti delittuosi a danno dei minori. Qui ci troviamo di fronte a un vero e proprio drammatico fenomeno sociale, che deve essere affrontato non solo con gli strumenti della giustizia e della repressione, ma non lasciando i minori da soli nelle mani di persone instabili e pericolose.

Fa inorridire dalla rabbia il Papa che dal proprio soglio finge di indignarsi dinanzi a questo ultimo fatto di cronaca nera, dopo aver insabbiato, per anni, simili casi giudiziari in tutto il mondo; fa sbigottire il silenzio dei vari giovannardumi di turno, sempre pronti a disquisire su tematiche etiche e sempre pronti a fuggire dinanzi ai reali problemi dei minori; fa imbestialire l’ulteriore contributo dell’otto per mille e finanziamenti statali vari, pari a cinque miliardi di euro (quanto è stato tolto a sanità, scuola e università) per pagare gli stipendi ai preti; fa inorridire il silenzio complice e colpevole bipartisan delle forze politiche di fronte all’ennesimo delitto perpetrato da un uomo di chiesa.

A ciò si aggiunge che molto spesso i componenti delle Forze dell’Ordine più oscurantisti e bigotti, mettono a tacere e insabbiano qualsiasi denuncia sporta contro i preti, vuoi per la delicatezza del reato, vuoi per la dedizione reverenziale che lo Stato ha sempre avuto nei confronti della chiesa. E consideriamo anche che molto spesso sono proprio i genitori a nascondere episodi di violenza sui propri figli, sia per la mancanza della fiducia verso la giustizia e sia per timore della considerazione sociale che danneggerebbe la reputazione della propria famiglia. Altrimenti i fatti di cronaca che vedono coinvolto il clero, sarebbero di gran lunga molto più numerosi di quelli estemporanei che siamo abituati a leggere.

Genitori, non mandate i vostri figli in chiesa e all’oratorio, ed evitate di fargli frequentare l’ora di religione. Quando diventeranno grandi e maturi ve ne saranno grati. E se proprio non potete farne a meno, non lasciateli da soli nelle mani dei preti, ma seguiteli attentamente.

Delio Fantasia

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