Il personale del Commissariato di PS di Formia diretto dal VQA dott. Paolo DI FRANCIA, nella giornata di ieri ha sequestrato la pistola di ordinanza di una guardia giurata di 44 anni originaria di SS. Cosma e Damiano, resasi responsabile di minacce gravi nei confronti di una donna di 25 anni. La vicenda veniva ricostruita nella serata di sabato 9 marzo, da parte di una giovane donna di Caserta abitante in Formia da anni, commessa in un negozio di abbigliamento, che da tempo subiva le intemperanze del suo ex fidanzato.
Dalla ricostruzione dei fatti emergeva che negli ultimo tempi, la donna riceveva messaggi di carattere intimidatorio e nel corso degli incontri con il proprio uomo, la stessa era costretta ad ascoltare una serie di insulti e minacce. Da ultimo, in occasione dell’omicidio COLELLA, veniva addirittura pronunziata la frase : FARAI LA STESSA FINE . L’episodio scatenante la denunzia avveniva qualche settimana orsono nei pressi del PlayOff, luogo scelto dalla guardia giurata per incontrare la donna. Nel corso dell’incontro, l’uomo, presentatosi in divisa e con l’auto di servizio, si lasciava prendere dall’ira e dopo aver apostrofato la donna con violenti improperi esplodeva in aria con la sua pistola di ordinanza dei colpi che provocavano il panico. A bordo della propria autovettura la giovane donna fuggiva verso il centro Formia, ma tallonata dall’autovettura del suo ex fidanzato era costretta ad arrestare nuovamente la corsa della propria macchina una fiat di piccola cilindrata, incalzata dall’altra autovettura. Approfittando quindi di un momento di distrazione del proprio persecutore la donna riprendeva la marcia della propria auto nel tentativo di liberarsi di lui. Anche in questa circostanza preso dall’ira la guardia esplodeva alcuni colpi di pistola i cui bossoli venivano recuperati e posti in sequestro a riprova dei fatti accaduti. L’uomo riprendeva ad inseguire la propria vittima e la sua corsa folle veniva interrotta da una errata manovra dal medesimo commessa, che lo portava fuori strada su di un muro. La donna accortasi dell’avvenuto impatto, provvedeva a dare i primi soccorsi all’uomo che pur avendo distrutto la propria autovettura, non riportava particolari ferite, medicate al pronto soccorso. Gli uomini del commissariato di Formia, raccolte le informazioni utili effettuavano una perquisizione a casa della guardia giurata alla quale oltre al sequestro dell’arma e dei proiettili in dotazione, veniva ritirato il titolo di porto di pistola rilasciatogli. Sono in corso ulteriori accertamenti sulle motivazioni addotte dalla guardia giurata al proprio comando per giustificare i danni provocati all’auoto di servizio.
...chissà quanti ce ne stanno in giro di squilibrati e non lo sappiamo...povera Italia!
RispondiEliminaIo proporrei a tutti i possessori di pistole d'ordinanza l'obbligo di visita dallo psicologo una volta l'anno, visto gli ultimi episodi successi. Questo è rivolto alle istituzioni solo loro possono far cambiare qualcosa
RispondiEliminae a chi gliele mette in mano le pistole che visita gli facciamo fare????
RispondiElimina...per quelli non c'è visita che tenga...fanno parte degli omicidi come chi li commette...che schifo! Squilibrati, malati... Caliman è un esempio?
RispondiEliminaMa dove siamo andati a finire.....
La colpa e di chi gli fa entrare in polizia.
RispondiEliminaMa non per questo per ogni cosa che succeda adesso è colpa di Carlo caliman. Non è in esempio per nessuno e la sua storia e totalmente diversa da questa.
lui nonnperseguitava la sua vittima, ne avev cercato di ucciderla prima, mentre questaguardia giurata era esaltato che seguiva e perseguitata la vittima.
Serve una vera analisi psicologica e non un test