Aldo Forte, Pecorino e La Mura alla presentazione del "nuovo" Cisternone |
di Simona Gionta - Da questa mattina il cisternone romano di Formia risplende di luce nuova. Dopo gli altri monumenti di Formia anche la cisterna del I secolo, uno dei due esemplari al mondo, riapre al pubblico con un sistema di illuminazione innovativo volto a valorizzare le peculiarità della struttura architettonica valorizzandone la storia e il significato. L’opera è stata realizzata grazie ad un finanziamento regionale da Maurizio Ciavolella. I 1200 m quadrati del cisternone sono stati coperti da un sistema di luci che consuma soltanto 170 watt. “E’ un sistema supertecnologico supportato con passione da tutti coloro che hanno collaborato.
Il trend culturale della luce va in tutta Europa e Formia è una delle poche città del sud Italia a recepirlo e metterlo in campo in poco tempo. Si pone in mezzo ad un flusso turistico importante tra Roma e Napoli. Ora sarà inevitabile fermarsi nella nostra città”, afferma l’architetto. L’intero impianto sottolinea con un gioco di chiaro scuro il rapporto che ha origine nella notte dei tempi tra acqua e uomo. Luci dai colori caldi sul rosso indicano il percorso dei passi dell’uomo antico che andava ad attingere dal pozzo e dell’uomo contemporaneo che ora ammira l’opera del passato nonchè l’antica funzione pratica della cisterna, luci bianche valorizzano la purezza e la trasparenza dell’elemento acqua. Un incontro suggestivo tra “carne” e natura che rende l’idea dell’antico mondo romano diviso tra la sua origine agreste di comunità di pastori e l’intelligenza ingegnosa di saper sfruttare la natura come pochi. Grande soddisfazione da parte dell’assessore alla cultura Amato La Mura: “Formia si vuol riscattare dalla melma culturale in cui si trovava anche con la rivalutazione di un luogo così straordinario a cui mancava ancora qualcosa che gli rendesse merito. Sono orgoglioso di essere assessore di una città con un patrimonio culturale così. L’assessore alle opere pubbliche Erasmo Ciccolella annuncia la seconda tranche di rivalutazione di siti archeologici con l’illuminazione della Torre di Mola, la peschiera antistante alla villa comunale e i criptoportici. Presente alla riapertura anche l’assessore regionale Aldo Forte : “Noi i siti li illumineremo tutti perché rientra in un recupero di patrimonio che serve per creare un marchio turistico. Stiamo parlando con tour operators e charter di navi da crociera. Tutto questo fa parte di un disegno: non avendo la strada ma essendo dotati di ferrovia e di mare puntiamo ai flussi turistici che vengono da lì. Il marchio di Cicerone è un’attrazione a livello internazionale che ci permetterà di offrire ai turisti il nostro patrimonio culturale”.
Nessun commento:
Posta un commento