Formia, Destra Formiana "Le ridicole lezioni del tuttologo Francesco Carta"

Destra Formiana

Il tuttologo Francesco Carta, leader di un circolo condominiale conosciuto come il Piancastelli, non perde occasione per impartire la sua quotidiana lezione.

Esperto di sanità, di ingegneria sulla costruzione di ponti, tecnico di depuratori e fogne, progettista di strade e Pedemontane, architetto e progettista di teatri, conoscitore di porti e spazzatura è arrivato perfino a cimentarsi sui cimiteri appellandosi alla salvaguardia del patrimonio ambientale e dell’oliva Dop di Gaeta.

 Per la cronaca il progetto preliminare sul nuovo cimitero “Gli Archi” di Formia – area Campese – era stato discusso e approvato nei giorni scorsi dalla commissione urbanistica. A quella riunione erano presenti anche i consiglieri Sandro Zangrillo e Maurizio Tallerini che sul punto in discussione si sono guardati bene dal sollevare il polverone ambientale a cui fa riferimento l’agronomo Carta.

Del resto un esperto come lui in materia di interventi e lottizzazione come “ Le Fosse” e la “ex D’Agostino”, un cimitero rappresenta un ostacolo, soprattutto se si considera che il luogo dovrebbe e potrebbe dare una giusta sepoltura al suo partito provinciale. Metafora a parte la contabilità sui morti di Formia merita una segnalazione all’Istat e al Sole 24 Ore. L’ambientalista Francesco Carta dimentica la vergognosa lottizzazione sull’area di Rialto, una cementificazione di villette sulla sponda di un canale che fa presagire e temere un disastro idrogeologico del tipo di Perego, il piccolo comune sopra Messina di 1.700 anime spazzato via da uno smottamento alluvionale. Un disastro annunciato che fa venire i brividi solo a pensarci. Un pericolo permanente per quelle case volute da un governo cittadino di cui faceva parte l’ambientalista tuttologo. Ed allora ci chiediamo a che titolo parla ed interviene sulla stampa il leader del Piacastelli visto che non riveste ruoli all’interno dell’amministrazione, limitandosi da pensionato della politica a rappresentare una modesta componente del suo partito.

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