A partire dal mese maggio scorso, le Fiamme Gialle di Fondi, in accordo con l’Agenzia per il Diritto agli Studi Universitari del Lazio, hanno avviato una serie di controlli volti a verificare i presupposti economici per ottenere le borse di studio per l’anno accademico 2007/2008
e, dunque, ad accertare la correttezza dei dati forniti dai fruitori. In particolare, i militari hanno concentrato la loro attenzione sulla verifica delle informazioni reddituali fornite dagli studenti in sede di compilazione delle dichiarazioni ISEE.L’incrocio dei dati ha permesso di rilevare che 11 studenti universitari avevano falsificato la dichiarazione, indicando importi non veritieri ovvero omettendo di comunicare altri dati necessari a delineare la reale posizione reddituale, garantendosi, cosi, la possibilità di accedere alle borse di studio, pur non avendone diritto.
Alcuni di essi, pur di ottenere indebitamente il contributo, avevano spostato, solo sulla carta, la residenza al fine di comparire quali componenti di altro nucleo familiare, in quanto quello di origine poteva contare su redditi annui ben al di sopra delle soglie minime previste per ottenere le borse di studio.
In un caso, una studentessa è stata rintracciata dopo oltre un mese: si era concessa, come regalo per il suo primo esame sostenuto, un viaggio itinerante per l’Europa.
In un altro caso, uno studente è stato sottoposto a controllo, mentre si trovava alla guida di un potente Suv, dagli stessi finanzieri che, qualche giorno prima, lo avevano ascoltato presso gli uffici della Caserma in merito alla percezione della borsa di studio: il possesso dell’autovettura, regalo per i risultati universitari, è apparso in contrasto con i redditi dichiarati dal nucleo familiare d’appartenenza.
Gli studenti sono stati denunciati alla Procura di Roma, per i reati di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico e truffa.
In un altro caso, uno studente è stato sottoposto a controllo, mentre si trovava alla guida di un potente Suv, dagli stessi finanzieri che, qualche giorno prima, lo avevano ascoltato presso gli uffici della Caserma in merito alla percezione della borsa di studio: il possesso dell’autovettura, regalo per i risultati universitari, è apparso in contrasto con i redditi dichiarati dal nucleo familiare d’appartenenza.
Gli studenti sono stati denunciati alla Procura di Roma, per i reati di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico e truffa.
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