Di brutture urbanistiche ne è pieno il mondo. E, certamente, Formia , che pur si difende con le sue bellezze naturali, non ne è immune. Il più recente e vistoso esempio di cattivo gusto è rappresentato dall'arredo scelto per lo spazio antistante Largo Paone.
Dopo lunghissima attesa ed estenuanti ritardi , dopo gli infiniti disagi che la città ha sopportato, l'area sembrerebbe cominciare a prendere forma , sebbene i lavori di sistemazione siano ancora in corso e non ancora in fase di ultimazione. La zona pedonale era stata concepita nel progetto iniziale come un luogo urbano (una piazza e non un ampio marciapiedi quale si presenta ora) in grado di rendere più vivibile ed accogliente una zona frequentatissima della città che lega il centro con il quartiere di Mola.
Un intervento quindi di riqualificazione urbana che tutti ci aspettavamo si concludesse con un effetto di miglioramento e che, anche a detta di esperti e professionisti della materia , è stato invece rovinato , tra le altre cose, da una scelta dell'arredo urbano incomprensibile. L'aspetto estetico complessivo è stato compromesso in particolar modo dall'installazione di lampioni rossi e verdi e da diffusori di luce a terra di forma sferica che sembrerebbero trasformare una parte dell'area in una pista di atterraggio. Oggetti questi ultimi il cui ingombro e il cui posizionamento potrebbero tra l'altro determinare disagi in termini di ostacolo e barriera architettonica.
Un intervallarsi di punti luce colorati che non riescono in alcun modo ad inserirsi nel contesto urbano nel quale sono stati collocati, determinando una vistosa stonatura, evidente agli occhi di tutti. La discrepanza tra quei lampioni e la struttura urbanistica dell'area , la tipologia dei suoi palazzi e di tutto ciò che è circostante è molto evidente e stridente risulta il loro accostamento. E che si pensa della scalinata che conduce a via della Conca "abbellita" da un altro filare rosso- verde di lampioni ? Senza dire che di luce ne fanno davvero poca, essendo il cono che riproducono molto ristretto, con il risultato di un inutile spreco di energia.
Ci chiediamo quale urbanista sia stato consultato e quale valutazione estetica abbia orientato una scelta che lascia i più attoniti. Siamo propensi a ritenere che l'autore di questa scelta sia lo stesso che ha progettato l'illuminazione ad intermittenza multicolore della torre di Mola : sembrerebbe rifarsi allo stesso orientamento estetico che produce in entrambi i casi il medesimo effetto luna park.
Ci impensierisce il futuro della nostra città anche sotto questo profilo.
Ma c'è chi, per non disperarsi , ha già indetto un concorso, per verificare l'esistenza in Italia , di una soluzione urbanistica più brutta: siamo certi che Formia vincerà, così tutti accorreranno ad ammirare l'opera e....magari.... chi lo sa.....scopriremo per la nostra città una nuova possibile economia .
Maria Rita Manzo
Consigliera Comunale SEL Formia
anche se non concordo con la sua idea politica...appartengo alla parte opposta...CONCORDO CON CIO' CHE DICE QUESTA SIGNORA...IO AVREI INTERRATO TUTTO IL PARCHEGGIO DI LARGO PAONE...metà l'avrei lasciato al mercatino rionale, l'altra metà NA' BELLA PIAZZA DEGNA DI TAL NOME E NA BELLA FONTANA...i lampioni rosso-verdi? per dirla alla Formiana: FANN SCHIF AGLIU CAZZ...vorrà dire che li sfasceremo!!!
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