Terme di Suio |
LUI, NOTO VENDITORE DI CALDARROSTE, LEI LA SUA COMPAGNA DI TEANO. Secondo i primi rilievi dei carabinieri, i due sarebbero spirati a causa delle esalazioni di gas letali contenuti nelle acque del pozzo termale, che era interdetto alla balneazione.
LATINA - I cadaveri di un uomo e di una donna di 42 e 39 anni, Filippo Di Pippo di Roccamonfina e la sua compagna Ernestina Martino di Teano sono stati rinvenuti oggi, mercoledì intorno alle 12 nelle acque di una sorgente termale di Suio Terme, nel territorio comunale di Castelforte . Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, le due vittime sono originarie di ROCCAMONFINA e avrebbero deciso di godersi un bagno nella località termale in un'area che è però interdetta alla fruizione. La zona della tragedia è infatti recintata e priva di qualsiasi controllo.
Al momento la prima ipotesi al vaglio è che i due siano morti per intossicazione dovuta ad una concentrazione letale di gas nocivi per l'uomo contenuti nelle stesse acque. Sarà l'autopsia a chiarire con certezza la dinamica della tragedia. Ci sono anche gli esperti del nucleo batteriologico, chimico e radiologico del comando provinciale dei vigili del fuoco di Latina in via delle Terme ( località Ottone) per i primi rilievi sul decesso della coppia di campani nella pozza termale. Il compito della squadra è quello di effettuare le indagini tecniche e strumentali per verificare le caratteristiche dell' aria e dell' acqua nella zona del ritrovamento dei due cadaveri. Contemporaneamente a lavoro la squadra scientifica dei carabinieri. Di Pippo era un personaggio moto noto a Roccamonfina in quanto vendeva le caldarroste, emblema dellla zona cultura più nota e più importante della zona. Il suo nome è anche legato alla donazionedi una statua alla fondazione ' Clinica Pascale' di Napoli.
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