Maria Rita Manzo Consigliere Comunale |
I risultati referendari sono ormai noti a tutti e non richiedono alcun ulteriore commento .La partecipazione è stata molto alta ovunque, anche nella nostra Provincia, e netta ed indiscussa è stata la vittoria dei si nella nostra città. Il momento dei festeggiamenti e della soddisfazione deve però ora lasciare il posto all’azione politica.
Essere conseguenti è quanto chiediamo anche al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di Formia perché riteniamo che sia doveroso, all’indomani dell’esito della consultazione, rispettare ciò che la volontà popolare ha con nettezza espresso e tradurlo in fatti concreti.
E ora qualsiasi forma di temporeggiamento non è più accettabile: chiediamo al Comune di Formia, attraverso una interrogazione consiliare, di esprimersi con chiarezza, indicando quali passi e quali interventi intende mettere in campo sulla strada della ripubblicizzazione del servizio idrico.
Su tale questione si è espressa la Corte Costituzionale , sollecitando ad intervenire nell’immediato, provvedendo con tempestività alla diminuzione delle bollette. Ritenendo che sulla questione debba tutto il Consiglio Comunale esprimersi, presenteremo nei prossimi giorni una apposita mozione per impegnare l’Amministrazione a perseguire l’obiettivo della ripubblicizzazione completa del servizio idrico, anche tenendo conto di una deliberazione votata dal Consiglio Comunale di Formia, durante la precedente Consiliatura. Riteniamo che si debba intervenire anche sullo Statuto Comunale di Formia , proponendone la modifica , con l’ inserimento di un articolo specifico sui beni comuni , per affermare l’assunzione da parte del Comune di Formia del valore dell’acqua quale bene comune e definire il servizio idrico privo di rilevanza economica.
INTERROGAZIONE CONSILIARE
Premesso che
I risultati dei 2 referendum del 12 e 1e3 giugno sull’acqua hanno evidenziato anche in Provincia e nella Città di Formia la volontà dei cittadini di riappropriarsi dell’acqua come bene comune , rilanciando con forza il tema della governance pubblica dei beni comuni.
Considerato che
l’esito referendario è da ritenersi in maniera inequivocabile un atto di sfiducia nei confronti di Acqualatina e della sua gestione;
Tenuto conto
d’altronde , che le inefficienze del servizio idrico integrato sono sotto gli occhi di tutti: l’episodio drammatico di questi giorni accaduto ad Acqualonga è solo uno degli esempi più evidenti;
Ritenuto che
il voto dei cittadini ha indicato nettamente nella completa pubblicizzazione del servizio idrico integrato e nella cancellazione del 7% come utile di impresa la strada da seguire;
Tenuto conto che
abbiamo già fatto richiesta al Presidente della Provincia di convocare l’Assemblea dei Sindaci dell’ATO 4 al fine di affrontare le questioni che i due referendum sull'acqua hanno stabilito;
Interroghiamo
l’Amministrazione Comunale e il Sindaco , affinchè si esprimano con chiarezza riguardo i passi che intendono avviare nei confronti del rapporto con la società Acqualatina S.p.A.;
e spieghino se intendono avviare - coerentemente con quanto contenuto nel primo e nel secondo quesito referendario :
· le procedure necessarie per consentire la completa ripubblicizzazione del ciclo idrico a Formia ;
· la rimodulazione delle tariffe sulla base della eliminazione del 7% di remunerazione fissa per il gestore, rispetto alla quale la Corte Costituzionale ha già precisato che questo dovrà essere previsto già nell’immediato.
F.to Maria Rita Manzo
Consigliera Comunale Formia
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