Si chiama Lucia Massarotto, è veneziana e dal 1985 vive in Riva Sette Martiri, proprio di fronte al grande palco dove ogni anno si festeggiano i “popoli padani”. La signora Massarotto per 12 anni ha esposto sulla sua finestra la bandiera italiana nonostante l’elegante invito del segretario della Lega Nord, Umberto Bossi, di metterlo “nel cesso il tricolore” o quando le gridavano dal palco “Lucia, hai lasciato la carta igienica fuori dalla finestra”.
Ma lei, inperterrita, ha continuato ogni anno ad esporre il tricolore fuori alla finestra, per provocare forse, ma di certo per rivendicare la sua volontà di dissentire, la sua voglia di essere libera. Anche lassù nel freddo Nord Est, nel cuore della così detta padania. E ha continuato a dire NO anche quando, oltre agli insulti, sono arrivate le minacce e gli avvertimenti. E anche quando le forze dell’ordine hanno dovuto piantonare la sua abitazione.
Al raduno di quest’anno probabilmente la signora Lucia non ci sarà perchè verrà sfrattata dal suo padrone di casa (leghista?). Dopo tanti anni, infatti, il suo contratto d’affitto scade proprio alle porte del prossimo raduno legista. Se questo dovesse accadere, saranno riusciti finalmente ad eliminare quell’unico tocco tricolore, che tanto disturbava “gli italiani” della Lega.
Anche questo accade in Italia grazie all’indifferenza dei partititi nazionali antagonisti alla Lega e dal fatto che non sono più capaci di sposare la singola battaglia, difendere la singola persona. Quanto mi piacerebbe sentire oggi:
ITALIANI MOBILITIAMOCI, DIFENDIAMO LUCIA MASSAROTTO !
Antonio Cacace
www.antoniocacace.com
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