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martedì 22 marzo 2011

Formia, Ritorno al Cemento

Recentemente è stata condotta una grande operazione di polizia contro la delinquenza organizzata (operazione verde bottiglia). Ovviamente il plauso è stato grande e unanime, compreso quello del Sindaco di Formia e dell’Assessore Regionale suo figlio. Il primo afferma di voler realizzare la nuova caserma a Marina di Castellone (immobile sequestrato alla camorra), il secondo ribadisce che è necessario “affiancare all’azione della magistratura e delle forze di polizia la promozione della cultura della legalità, a partire dalle scuole”.
E ovviamente anche noi esprimiamo soddisfazione per l’intervento della magistratura e delle forze dell’ordine. C’è però una questione che riguarda il governo del territorio che, se resta irrisolta, rischia di indebolire la lotta alla delinquenza organizzata. Si tratta della trasparenza degli atti amministrativi e del rispetto della Legge in materia di commercio ed edilizia. Senza questo decisivo contributo la lotta contro la delinquenza organizzata perde efficacia. E questo non è un problema che riguarda le forze dell’ordine e i magistrati ma la pubblica amministrazione e la politica. Tanto per intenderci vorrei riportare un fatto.

Il Sindaco Michele Forte e la sua amministrazione hanno deciso di puntare sull’edilizia invasiva aggredendo ogni parte del territorio. All’uopo, utilizzando la programmazione dell’ edilizia convenzionata, hanno proposto ai proprietari delle zone agricole, in cambio del 70% dell’area per le cooperative, di consentire, sul restante 30%, la realizzazione di edilizia residenziale privata. Il monumento finale su tale operazione è infine giunto col cimitero e il nuovo ospedale al posto degli ulivi. La fantasiosa proposta dell’acropoli di Campese e dell’edilizia residenziale a “bassa densità” dell’Architetto Franco Purini ne è l’epitaffio. Fin qui si tratta di scelte, a mio parere sciagurate, ma sicuramente coerenti per chi ritiene che il “cemento” sia ancora un asse strategico di sviluppo. Disgrazia pei formiani ma scelta legittima per i cementificatori. C’è un punto però, che attiene alle Leggi della Repubblica, sul quale questi signori dovrebbero rispondere e in modo convincente. Nella seduta del Consiglio Comunale del 14 febbraio 2011 è stata accolta la richiesta della Cooperativa (LUCI SUL GOLFO delibera n. 09) per la realizzazione di alloggi in località monte di Mola. Contestualmente è stata adottata la variante al P.R.G.. Si dà il caso, però, che la stessa Cooperativa, con istanza presentata il 26 novembre 2010, aveva chiesto al Comune di stralciare le aeree di sua proprietà dai perimetri delle aree percorse dal fuoco dall’anno 2007 in poi.  Segno che, gravando su tali aree il vincolo di non edificabilità per la durata di 10 anni previsto dalla Legge, la cooperativa non poteva ottenere l’inserimento nel bando finalizzato al reperimento delle aree da destinare all’edilizia convenzionata (Delibere C.C. n. 222 del 27 04 2010; n. 37 del 20 07 2010 e n. 45 del 20 07 2010).

Infatti in base alla documentazione del Corpo Forestale dello Stato, acquisita dal Comune di Formia in data 27 11 2009, tutte e tre le particelle ( 17.000 mq.), per le quali si chiedeva lo stralcio, erano state interessate dalle fiamme nell’ultimo incendio verificatosi sul monte di Mola in data 5 settembre 2009. Per tali motivi la richiesta era stata respinta ma la stessa amministrazione, nel febbraio del 2011, l’ha accolta violando palesemente l’articolo 10 della Legge 353/200 (Legge-quadro in materia di incendi boschivi) che recita testualmente: “È inoltre vietata per dieci anni, sui predetti soprassuoli, la realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive, fatti salvi i casi in cui per detta realizzazione sia stata già rilasciata, in data precedente l’incendio e sulla base degli strumenti urbanistici vigenti a tale data, la relativa autorizzazione o concessione.”

Prima e dopo l’incendio, quelle aree avevano destinazione agricola e non vi era stata rilasciata alcuna licenza edilizia. Più chiaro di così non si poteva ma il Sindaco coi suoi sostenitori hanno deciso di fare diversamente!

Circolo Piancastelli-Diana, il Coordinatore Francesco Carta

2 commenti:

  1. amici miei...

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  2. andate alla camera di commercio e vedete a chi fa capo la cooperativa luci nel golfo....altro che amici miei!!!

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