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mercoledì 18 agosto 2010

Formia, Gianola sul lungomare tra escrementi e monnezza

Escrementi umani sul marciapiede, con tanto di carta igienica sporca abbandonata sulla strada. Rifiuti sulla sabbia, bottiglie di vetro infrante sulle panchine, vomito disseminato a chiazze qua e là. Il bilancio dell'ennesimo Ferragosto «fuori controllo» restituisce, ancora una volta, l'immagine di un quartiere di «frontiera», dove la qualità del turismo riflette lo scarso livello dei servizi. Gianola, periferia est di Formia. Quartiere dormitorio l'inverno, casbah impazzita d'estate. Il ritratto della spiaggia il giorno dopo la tradizionale notte di falò è quello di un campo di guerra all'indomani della battaglia.
 Rifiuti di ogni genere sparsi sulla spiaggia, carbonelle accese e lasciate lì, inciviltà e becero menefreghismo. Un refrain già scritto, nonostante quella dei falò sia una tradizione illegale per legge. Ma la delibera del Comune rimane ogni anno lettera morta, anche perché non è chiaro chi debba vigilare sul suo rispetto. Chiedere di più ai Vigili Urbani sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, viste le croniche deficienze di personale che contraddistinguono il corpo, costretto a «coprire» un territorio che ha assunto le dimensioni di una città con un quarto dell'organico necessario. Il resto lo fa l'inciviltà dei giovani che imbrattano la spiaggia senza alcun tipo di ritegno. Non tutto l'arenile, fortunatamente. Quest'anno gli oltre trenta falò accesi si sono concentrati tutte sullo «spiaggione» libero compreso tra il Lido Celeste ed il Lido Sirene. L'accozzaglia di fuochi non risponde ad un improvviso quanto auspicabile fervore solidaristico. E' che sulle altre spiagge libere posto non ce n'era, visto che la notte vengono interamente occupate dagli ambulanti extracomunitari che dormono in spiaggia con la mercanzia per riprendere il mattino seguente il loro estenuante andirivieni sul bagnasciuga. Guai ad avvicinarsi: «Andate via, dobbiamo dormire». Qui c'è gente che lavora, verrebbe da dire. Abusivi che «vigilano» sugli abusi. E lo chiamano turismo...

Simone Pangia

3 commenti:

  1. Gianola frontiera del west............

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  2. e parliamo di un quartiere con 5 consiglieri comunali....

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  3. ed i cagnolini, con tanto di padroni affettuosi, non possono accedere alla spiaggia.AMIATE GLI ANIMALI - sono miglori di tanti incivili.
    Si invitano, pertanto, le autorità a prendere esempio da quelle zone balneari che lo permettono

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