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sabato 19 giugno 2010

Formia, Fantasia: "Aldo Forte peggio di una vuvuzela!"


Duro attacco dell'ex consigliere comunale di Rifondazione Comunista al neo assessore regionale Aldo Forte. Ha ragione o no?

Quando era un semplice consigliere regionale di opposizione era peggio di una "vuvuzela" (le trombe assordanti che si usano negli stadi del mondiale in africa n.d.r.). Ogni giorno accusava la Regione Lazio di inadempienze, di insensibilità e di menefreghismo. Gli ex lavoratori dell'ex cravattificio lo avevano eletto a rappresentante delle loro disgrazie e paladino delle loro rivendicazioni. E fu così che, in un solo colpo, Aldo Forte fece saltare i progetti di assunzione dei cantieri scuola del Comune di Formia e fece saltare finanche i progetti di ricollocazione degli ex lavoratori del cravattificio, concordati tra Comune di Formia, Provincia di Latina e Regione Lazio, indicando proprio quest'ultima come interlocutore diretto per la risoluzione dei loro problemi occupazionali. All'epoca, del resto, l'UdC governava a livello nazionale e provinciale e stava per vincere le elezioni amministrative a Formia, e quindi la colpa era solo della Regione Lazio.

Il 21 novembre 2007 il consigliere regionale Aldo Forte presentava una apposita interrogazione nella quale chiedeva "(...) di conoscere quali impegni concreti si intendano prendere per contribuire a risolvere il problema occupazionale dei lavoratori dell'ex cravattificio Pompei", e precisa che "(...) la giunta di centrosinistra, che a parole dice di essere sensibile alle problematiche del lavoro, continua in realtà a GIOCARE SULLA PELLE DEI LAVORATORI (...)" ;

Il 2 luglio 2009 Aldo Forte si rese conto che la situazione era improcrastinabile e dimostrando una sensibilità fuori dal comune disse "(...) mi sono fatto carico dei problemi di tanti lavoratori perché mi sono reso conto che non è possibile continuare a prospettare soluzioni irrealizzabili che non fanno altro che illudere tanta gente già esasperata da una vicenda che va avanti da anni (...) l'importante è che in tempi brevi si arrivi ad una soluzione, visto che i lavoratori non possono aspettare oltre e che attendono una risposta alla loro difficile situazione occupazionale" ;

Il 25 agosto 2009 lo stesso consigliere regionale minacciava addirittura di immolarsi dalla torre di Mola per il bene dei lavoratori, ma purtroppo non diede seguito ai suoi propositi : "(...) dietro queste persone ci sono tante famiglie in difficoltà economica e far finta di ignorare, continuare a indugiare e prendere tempo non aiuta a risolvere la complessa situazione. Invito pertanto l'assessore Tibaldi ad accelerare e attivare tutte le procedure per chiudere in maniera positiva questa vertenza. Non vorrei arrivare a una protesta estrema, tanto di moda in questi giorni, di salire sulla torre di Mola (...)";

Il 24 settembre 2009 l'audace e integerrimo consigliere regionale teneva a precisare che "(...) ho fatto presente all'assessore Tibaldi i disagi di tanti lavoratori e l'urgenza di non perdere altro tempo (...)".

Nel frattempo, alla faccia della solidarietà verso questi disoccupati, Aldo Forte ficcava mezza Maranola nella Regione Lazio, attraverso concorsi dalla regolarità palesemente dubbia.

Riassumendo, quindi, il consigliere regionale Forte è sempre stato a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dell'ex cravattificio, rivendicando per loro una soluzione dignitosa della loro vertenza, minacciando di immolarsi dalla torre di Mola, denunciando la Regione Lazio di ogni nefandezza e, che se fosse dipeso da lui, se al governo della Regione Lazio ci fosse stato lui, avrebbe risolto l'intera questione occupazionale e avrebbe trovato un posto di lavoro a ciascuno di loro.

E ora come la mettiamo? Tra una settimana Aldo Forte diventerà assessore regionale alle Politiche Sociali (altro che cazzi!) e diventerà proprio colui che dovrà decidere delle sorti dei cento ex lavoratori del cravattificio e avrà tutti gli strumenti legislativi e amministrativi per affrontare e risolvere definitivamente una questione che si protrae del 7 gennaio 2003, e avrà, finalmente, la possibilità di dimostrare che i propositi si possono trasformare in provvedimenti amministrativi. O no? Oppure quello che si dice la sera non vale la mattina? Ora il centrodestra governa a livello nazionale, regionale, provinciale, comunale e finanche europeo. Ora è giunto il momento della verità!

Sì, perché nel frattempo gli ex lavoratori del cravattificio sono sempre ex, e nei giorni scorsi, attraverso le pagine di Latina Oggi, hanno lanciato un ulteriore appello agli amministratori locali per la definizione della loro vertenza. Ma questa volta, a perorare le loro istanze, non c'era alcun consigliere regionale dell'UdC che li rappresentasse.

Se io fossi un ex lavoratore del cravattificio non mi farei scrupolo. Mi recherei dal neo assessore regionale alle Politiche Sociali e pretenderei un posto di lavoro. Lo pretenderei, anche, perché no, con la forza. Perché per cinque anni ha sempre detto e ripetuto che io, in quanto ex lavoratore del cravattificio, avevo DIRITTO a un posto di lavoro, che chi negava questo diritto GIOCAVA SULLA PELLE DEI LAVORATORI, che non era giusto ILLUDERE TANTA GENTE GIA' ESASPERATA DA UNA VICENDA CHE VA AVANTI DA ANNI, che I LAVORATORI NON POSSONO ASPETTARE OLTRE E CHE ATTENDONO UNA RISPOSTA ALLA LORO DIFFICILE SITUAZIONE OCCUPAZIONALE, e infine che DIETRO QUESTE PERSONE CI SONO TANTE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA' ECONOMICHE.

Se il neo assessore regionale alle Politiche Sociali dovesse indugiare, prenderei in seria considerazione la questione della torre di Mola e, se fossi un ex lavoratore del cravattificio, lo aiuterei a realizzare quel proposito sempre minacciato e mai attuato.

Delio Fantasia

3 commenti:

  1. SONO PIENAMENTE D'ACCORDO COMPLIMENTI A FANTASIA CHE STA PARLANDO IN DIFESA DEI LAVORATORI DELL' EX CRAVATTIFICIO.
    ELIO 65

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  2. e che ha fatto Fantasia che tu elogi tanto caro compagno in 5 anni in cui ha governato e poteva fare qualcosa? stai zitto invece di dispensare complimenti su di una tragedia per noi lavoratori dove da sinistra a destra ci speculano sopra!

    ti ci manderei in un regime comunista caro compagno elio 65 o chi tu sia!

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  3. la voce della verità21 giugno, 2010

    Le parole non contano assolutamente niente. Sono solo i fatti quelli che si ricorderanno in futuro. Quindi, togliamo un po' di fiato alle trombe ( o tromboni / vuvuzela ) e cominciate a rimboccarvi le maniche ( e non a farvele )....
    Ovviamente il post non e' riferito agli autori dei commenti, sia chiaro....

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