«È raccapricciante la scoperta effettuata in queste ore di una salma abbandonata tra le macerie di una cappella crollata nel cimitero comunale di Gaeta. Possibile che nessuno dell’amministrazione si sia mai accorto di questo dell'esistenza di questo problema?
Ad aggravare la situazione e a mettere in allarme i cittadini è il fatto che nella suddetta cappella è crollato anche il tetto e non si sa da quanto tempo la salma giaccia a cielo aperto e quindi anche sotto le impervie condizioni atmosferiche». È quanto denunciano il coordinatore cittadino del Pdl Cristian Leccese e Pietro Salipante, anch’egli esponente pidiellino.
Inquietante la visione delle foto scattate che ritraggono chiaramente la salma ancora intatta. «Questa vicenda – commentano i due esponenti azzurri – dimostra, ove ce ne fosse ancora bisogno, la poca o scarsa attenzione dell’amministrazione verso la struttura cimiteriale. Più volte abbiamo avuto modo di denunciare lo stato di degrado e di abbandono del cimitero. Ma evidentemente l’attenzione di Raimondi e della sua maggioranza è rivolta ad altro. Eppure, l’intero complesso cimiteriale versa in una situazione di degrado da molto tempo e vi sono seri rischi di crollo di alcune strutture. L’amministrazione però preferisce investire nei marciapiedi in quanto, probabilmente, forse ripagano di più in termini di consenso elettorale».
«L’Amministrazione ha sempre gettato acqua sul fuoco – sottolinea Pietro Salipante – e non ha mai preso seriamente in mano la situazione del cimitero, nonostante le diverse azioni di protesta intraprese da numerosi cittadini gaetani». Nell’immediato il coordinatore del PdL Leccese chiede al sindaco un intervento urgentissimo per risalire all’identità della salma abbandonata e dargli immediatamente una degna sepoltura. Inoltre chiede di «mettere in sicurezza l’intera cappella in questione, scongiurando percoli ancor più grandi. Nel frattempo, chiederà al gruppo consiliare Pdl di formulare una interrogazione per sapere come sia stato possibile il verificarsi di una così grave e raccapricciante situazione e di intervenire sulle strutture pericolanti».
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