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martedì 27 luglio 2010

I Racconti: Pane, Marchionne e....Fantasia!

Riceviamo e pubblichiamo questa storia-racconto di pura immaginazione e di satira politica locale inviataci dall'utente "Eclypse".

La fantastoria di un certo Fantasia, nuovo amministratore delegato della Fiat

Ma chi cazzo è stu fantasia che scrive sti strunzate ?

A Piedimonte San Germano – sede ciociara della Fiat nazionale - la giornata non si presenta per niente tranquilla per Gennaro, il Capo del Personale.
 Il telefono ribolle, da Torino si è fatto già sentire Marchionne, vuole sapere il nome del novello Giampaolo Pansa che s’inventa i romanzi sui politici di Formia. “ E’ un certo Fantasia, un nostro dipendente” rassicura il segretario del capo del personale tale Oliviero.

Gennaro, il Direttore del Personale è un napoletano verace, certificato con tanto di nome di battesimo “ Ma comme tinimmo u’ dipendente scrittore. Invece di fa’ a Giulietta e a Panda a gente si mette a scrive, Sergio si è rutto u’cazz e allora fa bbuono che dopo Pomigliano vole chiudere pure Piedimonte. I clienti aspettano a Giulietta e Fantasia scrive i romanzi pe' rompe u cazz a Forte ?

Oliviè portami u curriculum di stu strunzo, famm dà n’occhiata, ma chi l’ha raccomandato ?”

Mentre Oliviero è intento a reperire la documentazione squilla di nuovo il telefono, è Sergio Marchionne, l’amministratore delegato della Fiat da Torino.

“ So’ Marchionne ma che succede in questa fabbrica di merda, mi stanno a chiamà da Roma i ministri. Hanno saputo a storia di Cellole e a strunzata dei trans e sò arrabbiati, incazzati neri. Dicono che Bruxelles ritira i fondi europei per le auto e noi rischiamo di andare tutti a casa. Il titolo in borsa è crollato, l’accordo con le case americane è saltato, pe’ non parlà di Montezemolo e i nipotini di Agnelli. Ma chi è stu Fantasia ? “

“ Dottò è nu cassintegrato, non ha mai lavorato – interrompe il capo del personale - Stà a casa e piglia i soldi da ammortizzazione sociale. Olivero mi sta facendo vedè e carte. E’ stato Bertinotti a fallo assumere su segnalazione di Fazzone dopo a marcia dei quarantamila a Mirafiori. E’ una tuta blu travestito i rosso, in vent’anni non ha messo mai un bullone a na macchina. Lui scrive, ama scrivere ngoppa i bloggèr. E’ famoso, Trilussa gli fa nu baff. Ha fatto pure u politico a Formia d’into o cunsiglio comunale. I giurnali hanno scritto tanto, è n’eroe. Figurati ch’ha fatto assumere 54 spazzini all’AMA, ha fatto sposà due gay e azzittito le campane di Gianola. Per non parlà dell’acqua”.

Marchionne: “ ma pecchè fa pure l’idraulico ?

Capo Personale “ Non è un ’idreologo ( nb. neologismo di Gennaro ) ma un ideologo, toglie l’acqua ai ricchi per darla ai poveri. Acqua e fognatura”

Marchionne: “ Azz ma allora è uno buono, nù Masaniello…

Capo Personale: “ No e nu Cechevara ( Che Guevara ) a caz sua. Fa u militante di Rifondazione…

Oliviero, timido: “ Faccio presente che un certo Mancini l’aveva espulso pecchè faceva a cresta..

Marchionne: “ Mancini ? Ma chi Giacomo il ministro di Craxi , il socialista dei Lavori Pubblici ? “

Capo Personale: No, questo Mancini era un postale, si chiama Rosario, è uno di Formia che faceva il segretario di Rifondazone. Adesso c’è a Trombetta, e tutta nata musica”.

Marchionne: “ Non ci sto a capì na mazza, mi sembra un film di Totò tra tromboni trombati e trombetta. Sò solo nà cosa: a Giulietta è ferma. A catena di montaggio non produce, i clienti protestano, i ministri telefonano, e mignotte i Cellole fanno a fame, i casalesi son diventati testimoni di Geova. Bisogna chiamà subito sto Fantasia prima che Berlusconi caccia Fini e Di Pietro s'ingroppa a Casini. Il paese è in crisi, a gente nun magna, magna solo Fantasia.

Oliviero: “ Veramente si spaccia per proletario..”

Marchionne: “ Proletario de sto paja de coglion...mi sa tanto che a fantasia de stò Fantasia sia na grande pigliata per culo. Convocatelo in sede gli voglio parlà.

Il Capo del Personale: “ Chiameremo il cerimoniere del Comune di Formia per rintracciarlo”

Detto e fatto. Il buon Olivero s'attacca al telefono e chiama il Comune di Formia:

“ Parlo con il cerimoniere ? L'amministratore della Fiat vuole un contatto diretto con un certo Fantasia, com’è possibile reperirlo ?”.

Cerimoniere: “ combinazione vuole che si trovi in questo momento a piazza Municipio impegnato in una occupazione militare presso l’Officina Culturale”.

Oliviero: “ L’officina ? Ma che fa il meccanico, il lavoro in nero ? Azz accà non faticava e a Formia tene l'officina privata? Che omm e nient!! Gli dica di mettersi urgentemente in contatto con Marchiorre“

Il Cerimoniere: “provvederò all’istante per il bene della Patria e della Fiat”.

Fu a questo punto che dalla finestra della Sala Sicurezza si udì squillante la voce imperiosa dell’assessore alla sicurezza Giovanni Carpinelli: “ il cassintegrato Delio Fantasia è desiderato allo sportello CILO per informazioni”.

In un baleno tutta la città di Formia si univa spiritualmente con il metalmeccanico di Rifondazione.

“ Fantasia amministratore delegato “ questo l’urlo soffocante della massa proletaria che al suono di bandiera rossa lanciava il nome di Delio “ For President”

Marchionne informato di quanto stava accadendo e preoccupato per la sua poltrona si premuniva di telefonare alla Emma Mercegaglia, al ministro Sacconi, al fido Gianni Letta e finanche al premier Berlusconi impegnato ad Arcore in una riunione ristretta con Bossi e Tremonti per sventare l’attacco di magistrati, comunisti e P3 oltre al rompicoglione Italo Bocchino. La situazione precipitava di ora in ora, il nome di Fantasia alla carica di Fantafiat prendeva sempre più piede. Da Milano il ministro La Russa mobilitava la Difesa per difendere Marchionne, Buttiglione si rifugiava in Chiesa a pregare, Bersani cercava disperatamente D’Alema e Veltroni , Santoro chiedeva asilo politico in Guinea, Bartolomeo mollava la psichiatria di Marino e si rifugiava a Fossanova. La rivoluzione Fantasialogica si stava avverando, i Maya erano stati buon profeti a prevedere la catastrofe di Marchionne per il 21 dicembre 2012. Da quel giorno la Fiat avrà un nuovo amministratore delegato. Gongola soddisfatto il sindaco di Formia Michele Forte, il vero artefice del cambio di guardia ai vertici di Mirafiori. “ I Consigli d’Amministrazione sono il mio forte – dice Forte - abbiamo tolto Carta alle Ferrovie e ci siamo presi Fantasia alla Fiat, siamo passati dai treni alle auto in vista della realizzazione della Pedemontana a Formia”.

“Ma come avete sostenuto Fantasia, quello di Rifondazione Comunista ? ” – abbozza Gennaro il capo del personale.

“ Ma quale Rifondazione – ribatte il sindaco – presidente provinciale –senatore e deputato - tutta l’opposizione a Formia fa parte della mia maggioranza. Fantasia ha preso la tessera dell’Udc, è diventato un democristiano di nuova generazione. Cesa e Casini mi hanno fatto i complimenti, finanche mio figlio e la Polverini si sono congratulati. Ma quale Cicerone, a Formia esiste solo Fantasia, con Riccardo Campino abbiamo cambiato il programma di settembre, facciamo le “Le Notti di Fantasia” anzi visto che ci siamo facciamo pure “ Le Mattinate di Fantasia” ed “ I Pomeriggi di Fantasia”. Questa città vive di fantasia, si nutre di fantacultura, fantapolitica, fantasport, fantastampa, fantaniente. I 150 anni dell’Unità d’Italia rimarranno nella fantastoria. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha già pronto la medaglia e la bandiera da consegnare alla città di Formia….o meglio alla città di Fantaformia !

Il vostro Eclypse...
sperando di avervi strappato un sorriso!

4 commenti:

  1. ahhahhahah!!! Fantafiat!!! ahahaha!!

    GRANDE ECLYPSE!!!

    giorgio T.

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  2. ahahahah!!!!!!!

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  3. In questo racconto si insinua che io sia un ladro, sfaticato, approfittatore e speculatore .... se lo legge Berlusconi mi promuove testè Ministro della Repubblica Italiana ... hai visto mai che questa è la volta buona?

    Delio Fantasia

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  4. Con i tempi che corrono è preferibile occupare la carica di amministratore delegato che fare il Ministro di Berlusconi

    Edoardo Forcina

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