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venerdì 16 luglio 2010

Formia, Camorra e Rifiuti l'intervento di Sandro Bartolomeo


Il tempo,come sempre, si incarica di raccontare come sono andate realmente le cose e ,soprattutto, cosa si muovesse sotto e intorno alla grande partita dei rifiuti.  Nei quasi quindici anni di amministrazione della città,nulla mi ha preoccupato di più della gestione del ciclo dei rifiuti e nulla mi ha occupato di più del come trovare una soluzione al problema.

Le intercettazioni che stanno emergendo in questi giorni mostrano,in modo inequivocabile, di come la criminalita’ organizzata abbia tentato di infiltrarsi nella nostra citta’.Se quella gara di cui si parla fosse stata assegnata a quella società,oggi parleremmo di altro. Un attento controllo della documentazione evidenziò che un documento allegato ( l’ iscrizione all’albo degli smaltitori ) fosse falso: la ditta venne esclusa e segnalata al commissariato di polizia. Nello stesso periodo l’avv. Cipriano Chianese, esponente di assoluto rilievo nelle gestione del ciclo dei rifiuti( anche quelli tossici )per conto della criminalità organizzata,chiese come proprietario dell’hotel Marina di Castellone un cambio di destinazione d’uso della struttura.Gli dissi con molta chiarezza,in un colloquio avvenuto nel mio ufficio in Comune,che non ero disponibile a prendere neanche in esame la proposta.Se ne andò,lo ricordo ancora,molto contrariato.

In quegli anni io non sapevo chi fossero sia la società citata nelle intercettazioni che l’Avv. Chianese;potevano anche essere soggetti perbene,ma chiedevano cose che lasciavano intravedere una dubbia trasparenza.I dinieghi alle loro richieste ne erano una conseguenza.

Poi arrivò la Formia –connection,le infiltrazioni nella cooperativa che gestiva lo spazzamento, il fatto è noto e non vale la pena ripetere cose che tutti conoscono.

Vorrei invece dedicare qualche considerazione alla vicenda della creazione di Ama-Servizi.

Avevamo capito nel centro sinistra,tranne alcuni, che l’unico modo di uscire dalla costante situazione di rischio cui ci saremmo esposti attraverso gli appalti sui rifiuti, era quello di costituire una società pubblica per la gestione dell’intero ciclo.Acquistammo lo 0.5% delle azioni della società AMA del comune di Roma e ad essa trasferimmo l’intero servizio, superando anche la parcellizzazione dei tanti piccoli affidamenti a cooperative soprattutto per lo spazzamento. Sembra tutto così semplice ma sull’affidamento ad AMA si è combattuto un duro scontro politico,interno alla maggioranza e con l’opposizione.

Su questa vicenda, si dimise la Presidente del Consiglio Comunale di allora,una parte della maggioranza che faceva riferimento all’ex Margherita minacciò la crisi,l’opposizione cercò i ogni modo di bloccare questa decisione, arrivando a produrre interrogazioni anche ( sic ) al Parlamento Europeo.La scusa di tale opposizione era il controllo omologo ( rispettato o meno ); in realtà si voleva impedire che un settore così importante dei servizi cittadini di pubblica utilità fosse sottratto alla logica degli appalti.

Ma non è finita qui : alla fine del mio terzo mandato, un Ispettore del Ministero dell’Economia e Finanze, tale Vito Tatò,da lunghi anni residente a Formia,contesta la legittimità di questa decisione insieme ad altre,costruendo un dossier sul quale la Guardia di Finanza ha inviato alla autorità giudiziaria una approfondita relazione ( ovviamente, su tutte le questioni in oggetto,non sono stato mai ascoltato dalla Guardia di Finanza stessa ).Oggi,insieme alla giunta, mi ritrovo indagato anche per la questione Ama Servizi.

Ci saranno le sedi nelle quali sarà possibile dare ogni spiegazione, ma la sensazione che si possa essere incolpati di qualcosa che si ritiene invece fondamentale per la salvaguardia della nostra città è molto sgradevole. Sul piano politico, i rifiuti hanno anche inciso sulle elezioni del 2008 : qual pezzo di Margherita che minacciò la crisi, dette poi vita a una lista civica che, nei fatti, decretò la nostra sconfitta per un pugno di voti. Le intercettazioni mostrano che avevamo ragione noi.Almeno da questo punto di vista la città è stata messa inj sicurezza.

E tutto questo retroscena lo racconteremo anche ai magistrati,nella convinzione che molta della storia recente della nostra città debba esser ancora scritta



SANDRO BARTOLOMEO

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