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mercoledì 27 aprile 2011

Formia, Cimitero il dossier di Pietro Spina

Il luogo nel quale la citta' di Formia vede espressa la propria identita'
il catalizzatore del senso di una comunita' moribonda

Il nuovo cimitero degli Archi, il porto turistico, il piano regolatore generale e la realizzazione dell'ospedale del Golfo. Sono questi i quattro grandi progetti che il sindaco di Formia, Michele Forte, ha intenzione di rilanciare subito dopo le festività pasquali, sottoponendoli all'esame del consiglio comunale.
 «Il progetto di realizzare il nuovo cimitero nella località gli Archi riveste una funzione ed un interesse generale per la città - ha chiarito il primo cittadino» (1).

Per come viene riportata la notizia su Latina Oggi del 19.4.11, sembra che il sindaco Michele Forte continui a dare priorita' alla realizzazione del controverso cimitero Archi, gia' descritto nell'ipotesi di PRG del 15.7.2010 addirittura come «un luogo ad alta risonanza collettiva, un luogo nel quale la citta' vede espressa la propria identita'...». Secondo l'ipotesi di PRG, infatti, «sara' soprattutto il nuovo cimitero, ubicato alle pendici di Campese, ad assumersi il ruolo di catalizzatore del senso della comunita'».

Nell'articolo di Latina Oggi (1), il sindaco dice a proposito del controverso progetto:«Un punto che avevamo già posto all'ordine del giorno del consiglio comunale del 14.2.2011 e poi sospeso a seguito della presentazione di un carteggio presentato dai presunti proprietari del terreno interessato all'esproprio. In questi due mesi abbiamo avuto modo di approfondire e verificare le carte e gli atti per cui siamo pronti a riportare in consiglio il deliberato».

L'intervento del sindaco in quel consiglio comunale si puo' leggere nell'Albo Pretorio On Line al link fornito (2).

In sintesi, oltre a produrre le proprie osservazioni, i proprietari di meta' degli uliveti interessati dal progetto di cimitero Archi, pur di salvare la loro azienda agricola che e' un'importante realta' produttiva locale (Azienda Archi, produce Olive di Gaeta DOP), si sono anche resi disponibili per contribuire, con una donazione in soldi al Comune di Formia, all'acquisto di un terreno alternativo dove costruire il nuovo cimitero, terreno preferibilmente incolto e improduttivo, magari a Penitro, dove l'ingegnere Chiota (che ha preparato il piano cimiteriale) riteneva andasse costruito un nuovo piccolo cimitero il quale, assieme all'ampliamento dei vecchi, avrebbe soddisfatto il fabbisogno di sepolture della citta' fino al 2041. Questa disponibilita' dei proprietari dell'azienda agricola purtroppo pare sia stata ignorata dal sindaco Michele Forte, che ora rilancia l'idea del cimitero Archi.

Non sono servite a nulla le osservazioni scritte dei proprietari dell'azienda agricola e quelle di tanti altri proprietari di uliveti interessati dall'esproprio (sono in tutto 19). A nulla e' servito il movimento d'opinione dei tanti cittadini che non vogliono vedere deturpata la bella zona Archi (figure 1 e 2) con la costruzione di un ecomostro (figura 3).














Figura 1: uno degli uliveti dove dovrebbe sorgere il cimitero Archi.















Figura 2: particolare di un altro uliveto sul Monte Campese (zona Archi), che sara' distrutto dall'ecomostro.



Figura 3: rendering del cimitero Archi, ovvero l'ecomostro, detto anche "la via crucis" a causa della sua impervieta', che lo rende di difficile accesso a persone anziane o con handicap fisici. Si notino gli imponenti muri di contenimento, che sconvolgerebbero l'attuale orografia del luogo, e le lunghe rampe in salita, per accedere ai loculi costruiti in terrazzamenti da creare sul fianco del Monte Campese, al posto degli uliveti e dell'attuale estesa pineta, che sono parte del paesaggio collinare formiano. Si noti il forno crematorio con torre nell'angolo in alto a destra, che incombe sul deposito dell'Azienda Agricola Archi (sito a soli 50 m), dove si trasformano le Olive di Gaeta.



A nulla e' valso l'aver fatto osservare che:

1) Buona parte della zona ricade in "aree sottoposte a tutela per pericolo di frana" ed e' vincolata per scopi idro-geologici ed ambientali-paesaggistici (3);

2) Una relazione tecnica dei geologi Burzi e Forte, commissionata dal Comune di Formia, completata e depositata dopo l'approvazione del piano in commissione urbanistica, ha evidenziato la non idoneita' dell'area alla costruzione del cimitero, rilevando molte criticita' (3);

3) Meta' dell'area appartiene ad un'azienda agricola leader nel suo settore (le Olive di Gaeta DOP hanno ottenuto questo riconoscimento in sede europea anche grazie all'impegno di uno dei proprietari di quell'azienda, che e' presidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione del marchio DOP) (4);

4) La costruzione dell'ecomostro distruggerebbe oltre un migliaio di ulivi e diverse centinaia di pini, deturpando un luogo a vocazione turistica e agrituristica, rovinando il bel paesaggio collinare di Formia (figure 4 e 5);














Figura 4: l'estesa pineta, creata oltre 30 anni fa per iniziativa e a spese dei proprietari dell'Azienda Agricola Archi, che e' parte del bel paesaggio di Monte Campese.














Figura 5: parte della pineta degli Archi che, oltre ad abbellire il paesaggio, consolida il pendio di un'area a rischio frana.

5) L'ecomostro verra' costruito vicino ad un nuovo albergo a 4 stelle, l'Hotel Kora Park, fiore all'occhiello della ricettivita' turistica formiana, costruito di recente da una famiglia di imprenditori formiani che operano nel settore con molta professionalita' e da piu' generazioni (figure 6 e 7);



















Figura 6: l'Hotel Kora Park, completato circa un anno fa, perfettamente inserito nel suo contesto, in un'area panoramica a vocazione agricola e turistica.














Figura 7: il parco dell'Hotel Kora e il panorama del Golfo.

6) Il progetto non e' condiviso da diversi politici di buon senso (5, 6, 7), ed e' stata gia' suggerita la scelta di piu' di un terreno alternativo, incolto ed inutilizzato, che non presenta le molte criticita' della zona Archi, e che non ha lo stesso pregio paesaggistico-ambientale (un esempio nelle figure 8 e 9);














Figura 8: uno dei possibili terreni alternativi per la costruzione di un piccolo nuovo cimitero a Penitro. L'area, incolta ed inutilizzata, e' stata gia' scelta dall'ingegnere Chiota, il quale riteneva necessario realizzare li' un piccolo cimitero per via della recente forte crescita demografica di Penitro.













Figura 9: il terreno inizialmente individuato dall'ingegnere Chiota a Penitro, contrariamente alla zona Archi, e' gia' urbanizzato e non appare essere di particolare pregio paesaggistico-ambientale.

7) I proprietari dell'Azienda Agricola Archi, imprenditori formiani che operano nel settore da piu' generazioni, si sono addirittura offerti di contribuire finanziariamente all'acquisto di un terreno alternativo, pur di salvaguardare la loro attivita' produttiva, che e' una realta' imprenditoriale di rilievo a Formia (8);

8) L'iter di approvazione del progetto, nelle sue svariate tappe, presenta molte peculiarita' suscettibili di una piu' approfondita valutazione nelle sedi competenti (3);

9) C'e' una grossa discrepanza tra il numero di sepolture previste dal piano cimiteriale (oltre ventitremila!) e lo studio demografico effettuato dal Prof. Acocella per il PRG, che non sembra giustificare la previsione dell'enorme numero di sepolture e la costruzione del nuovo cimitero Archi (e' stato pianificato un soddisfacimento del presunto fabbisogno per ben 50 anni, fino al 2061, sulla base di studi demografici discordanti) (9);

10) C'e' l'alternativa, gia' approvata, dell'ampliamento dei cimiteri esistenti e della costruzione di un nuovo piccolo cimitero dove serve (a Penitro), piu' facilmente realizzabile a breve termine e di minor impatto sia ambientale che economico (figure 8 e 9) (9).

Sorprende, con queste premesse, vedere ancora tanta ostinazione da parte del sindaco Michele Forte nel voler realizzare un progetto che purtroppo fara' solo danni a diversi livelli. Sorprende che il cimitero Archi, tra le tante altre cose importanti che ci sono da fare a Formia, sia in testa alla lista dei progetti rilanciati dal sindaco. Non sorprende invece che la citta' veda espressa la propria identita' in un enorme cimitero, catalizzatore del senso di una comunita' moribonda a diversi livelli, incluso quello economico.

Tutti i danni preannunciati, sia ad attivita' produttive che all'ambiente, avranno anche un costo esorbitante. La costruzione del nuovo cimitero Archi costera' 36 milioni e mezzo di euro (costo verosimilmente sottostimato di molto, dato che le molte criticita' evidenziate dalla relazione dei geologi Burzi-Forte non erano note quando e' stata preparata la stima). Solo le spese stimate di progettazione ammontano a un milione e 241.000 euro; la direzione lavori pare costera' 550.000 euro.

Alla luce di tutto questo, ci si chiede anche con quale coraggio, a proposito di PRG, il sindaco Michele Forte
parla di «Un piano ispirato essenzialmente alla valorizzazione dell'ambiente, il recupero della storia e la cultura della città, lo sviluppo dei servizi, la sostenibilità e modernizzazione delle infrastrutture viarie, il rilancio delle attività turistiche e produttive, le risorse della costa marina, la riscoperta della montagna» (1).

Certi progetti, come quello del cimitero Archi, purtroppo sembrano avere come conseguenze solo la distruzione di quel poco di paesaggio e ambiente che ancora sopravvive a Formia, e il danno serio a valide attivita' produttive che ora sono perfettamente integrate sia nell'ambiente che nel paesaggio, oltre che nella storia e nella cultura della nostra citta'. Mi pare che neanche volendolo fare apposta si riuscirebbe cosi' bene nel danneggiare certe valide attivita' turistiche e produttive, altro che rilancio di attivita'!

Michele Forte sembra proprio che ce l'abbia con gli ulivi. Il rilancio dei suoi progetti ne distruggera' diverse migliaia, non solo agli Archi. Lo spostamento dell'ospedale del Golfo dall'Enaoli, area senza particolare pregio paesaggistico-ambientale, sui dieci ettari di uliveti a Farano e' un altro esempio.

Invece il consigliere comunale UDC Nicola Riccardelli, presidente della XVII Comunita' Montana, «ritiene che l'istituzione del distretto olivicolo di qualità nell'area degli Aurunci permetterà l'acquisizione di nuove e aggiuntive risorse per lo sviluppo dell'economia locale e per nuove occasioni imprenditoriali e occupazionali nei settori dell'agricoltura, del turismo, della ristorazione, dell'artigianato e del commercio, con l'obiettivo di realizzare la "strada delle olive degli Aurunci" con un marchio tipico di qualità» .

Ma il distretto olivicolo di qualita' non si istituisce distruggendo uliveti e sostituendoli con ecomostri, come nel caso del cimitero Archi. Spero che almeno Nicola Riccardelli, nell'UDC, faccia opera di sensibilizzazione su un tema cosi' importante e delicato. Sarebbe un'enorme delusione vederlo votare in favore della proposta del nuovo cimitero Archi, o in favore della proposta di spostare l'Ospedale del Golfo a Farano.

In conclusione, credo che tanti imprenditori formiani, le cui attivita' produttive si sono tramandate di generazione in generazione (e sopravvivono in un'economia depressa solo grazie al loro duro lavoro), non hanno bisogno di nessun aiuto da parte di Michele Forte, le cui azioni purtroppo sembrano muovere in direzione opposta alle dichiarazioni rilasciate.

Questi imprenditori hanno bisogno solo di essere lasciati in pace, per poter contribuire, nel loro piccolo e col loro duro lavoro, allo sviluppo economico della citta'.

Chi continua a parlare di valorizzazione dell'ambiente, di recupero di storia e cultura della citta', di sostenibilita', di rilancio di attivita' turistiche e produttive da una parte, di sviluppo dell'economia locale, di occasioni imprenditoriali e occupazionali in agricoltura, turismo, ristorazione e commercio dall'altra, dovrebbe spiegare alla popolazione formiana i motivi della incomprensibile scelta di costruire un nuovo enorme cimitero (che neanche serve) al posto degli uliveti agli Archi, quando ci sono diverse alternative molto piu' valide e meno costose.

PIETRO SPINA

info correlate:

1)

www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b09fc5df0beec3/pag34golfo.pdf

2)

Copia di Deliberazione del Consiglio Comunale n. 05 del 14.02.2011, Albo Pretorio On Line:

www.comune.formia.lt.it/comune_formia/ricerca_attiAmministrativi.php?avviaricerca=1&vms=33&vmf=1

3)

Un'area a rischio frana:

www.telefree.it/news.php?op=view&id=87672

4)

Denominazione di origine protetta per l'Oliva di Gaeta, un importante risultato:

www.telefree.it/news.php?op=view&id=86388#253926

5)

Il cimitero della discordia, progetto da rivedere:

www.telefree.it/news.php?op=view&id=87772

6)

Una bara che gia' fa acqua da tutte le parti, 10 buoni motivi per non distruggere gli Archi di Campese con un inutile cimitero:

www.telefree.it/news.php?op=view&id=87690#259253

7)

Da Penitro agli Archi ... e Purini continua a tacere: www.telefree.it/news.php?op=view&id=86752#255457

9)

L'ampliamento dei tre cimiteri esistenti e un nuovo cimitero a Penitro:

www.telefree.it/news.php?op=view&id=87834

10)

Lettera aperta al Prof Nicola Riccardelli, presidente della XVII comunita' Montana:

www.telefree.it/news.php?op=view&id=87887

1 commento:

  1. bisogna fondare un comitato per difendere campese!!!

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