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mercoledì 6 aprile 2011

Delitto Colella, la difesa di Caliman "Perizia psichiatrica"

Carlo Caliman
Si va delinenado sempre più la linea difensiva di Carlo Caliman, l'ex agente di Polizia Provinciale che ha assassinato Valentina Colella. Dopo un primo tentativo poco credibile di ricorrere al riesame motivando il fatto che Caliman fosse reo confesso, i legali stanno provvedendo a presentare istanza di perizia psichiatrica.
 Il tutto sembra essere stato concordato anche con la famiglia Caliman e sembra essere teso a capire la situazione psicologica di Carlo al momento dell'omicidio, situazione che dovrà dimostrarsi pregressa proprio per smontare le tesi accusatorie. Tesi confermate dal sostituto procuratore Giancristofaro che è convinto della premeditazione dell'omicidio, tesi avvallata dal legale della famiglia Colella che sta portando avanti un'altra battaglia parallella con la Provincia di Latina con una richiesta di accesso agli atti sull'assunzione di Caliman in Polizia Provinciale. Da questo passaggio infatti si potrà capire se Caliman aveva problemi psichici pregressi, cosa abbastanza improbabile vista l'assunzione nel corpo di Polizia e relativo porto d'armi. Uno scenario questo che potrebbe dunque allargare il giro delle responsabilità proprio in merito alla professione di Caliman. La famiglia di Valentina dunque è decisa ad andare fino in fondo, persone vicine alle famiglia dicono che i Caliman non avrebbero mai finora cercato di contattarli. 

Luca C.

6 commenti:

  1. non avrebbero mai cercato di contattarli...questa è la cristianità...

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    1. E secondo te cos avrebbero potuto dire per spiegare quello che il figlio avrebbe fatto? Scusarsi. Non sono loro che devono scusarsi. Ed hanno fatto bene a non contattarli. La cristianità non c'entra nulla con quello che e successo.un Po di pietà per Carlo che sta male.

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  2. Anche io sono straconvinta della premeditazione...deve marcire in galera, assassino!!!!

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    1. Sbagliate tutti,non soltanto dovrebbe uscire molto prima dei 14 anni che gli hanno dato, ma non e affatto un assassino e una persona con dei problemi che non a mai pensato di uccidere nessuno, altrimenti non avrebbe tentato di uccidersi x poi andare a costituirsi.
      Chi siete voi per giudicarlo dal momento che non lo conoscete affatto. Io lo conosco e non si è mai spinto oltre il lecito consenso. Bisogna domandarsi cosa lo abbia fatto scattare quella sera, perché la vittima lo tradiva, perché lo ossessionavacon la sua gelosia. Io c ero quando gli mandava dei messaggi di gelosia, me li faceva leggere, ed era davvero esagerata, soprattuto perché era lei quella che tradiva.
      Credo nella sua infermità mentale e credo ancora a lui. Lo difenderà sempre e sempre gli vorrò bene. Un abbraccio a lui ed alla sua famiglia, che sta soffrendo.

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  3. io penso che se la famiglia caliman non ha contattato la famiglia colella non sia per non cristianità . Cosa potrebbero dire ai genitori della vittima " ci dispiace tanto!" in questi momenti non si sà mai cosa fare , è una situazione delcatissima e tristissima dove ogni parola sembra fuori posto.

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  4. Non ci sono parole per chiedere scusa quando succedono queste tragedie e la cristianità non c'entra nulla. La famiglia di Carlo cos avrebbe dovuto dire alla famiglia della vittima," ci dispiace che nostro figlio abbia ucciso vostra figlia ma guardiamo avanti,perdoniamo ". Non ce nulla che potevano dire perché non sono loro quelli che devono scusarsi, che devono dire qualcosa ma è soltanto Carlo che deve chiedere scusa e pregare per la sua anima.
    Sono sicura che da quella sera non fa altro che pregare e pentirsi di quello che e successo. Impariamo a perdonare ed a renderci conto che quando succedono questi fatti così gravi non ce soltantonunancolpa. La colpa e da tutte edue le parti, al 50%.
    Lei e colpevole di averlo tradì rom di averlo istigato e lui di aver permesso alla sua pazzia di uscire allo scoperto.
    Non bisogna condannare lui e la famiglia ma cercare di aiutarli, di credere ancora in lui. Credo in te. ABBI FEDE. Io Prego per te ogni sera e ringrazio il Signore chetu non sua riuscito ad ucciderti

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