AUTOVELOX spenti a Formia da gennaio scorso. Avviso agli automobilisti che forse prenderanno la notizia positivamente. Quattro misuratori della velocità a Formia infatti sono stati messi fuori uso dalla Polizia locale in base ad una nuova normativa che disciplina l'uso degli apparecchi.
Spenti dunque i due collocati lungo l'Appia all'altezza della tomba di Cicerone e quelli posizionati lungo la variante, all'incrocio con il centro commerciale Panorama, tranne invece per quello in via Alcide De Gasperi che incrocia via Olivastro Spaventola. Quest'ultimo, dunque, all'incrocio semaforico con le due strade, è il solo ancora attivo, ma non è detto che lo resterà ancora a lungo. La questione è infatti al vaglio dei vertici della Municipale. In base a quanto dichiarato dalla dirigente del settore Rosanna Picano, infatti, la nuova normativa detta regole ben precise, a cui i Comuni sono costretti ad adeguarsi, con gravi perdite anche per i bilanci comunali che, come si sa, da sempre confidano negli incassi delle multe. Sulle quali dunque non potranno più contare, almeno per il prossimo futuro, a meno che non ci sia una regolarizzazione degli apparecchi stessi.
La circolare emessa tra la fine dello scorso anno e l' inizio del nuovo dice, in sostanza, che i misuratori devono stare ad almeno un chilometro di distanza dal segnale del limite di velocità indicato. Ed inoltre si dice anche che lo stesso apparecchio non può controllare contemporaneamente sia la velocità che il passaggio col rosso, nel caso in cui si trovi posizionato accanto ad un semaforo. In tal caso infatti gli autovelox di Vindicio e lungo la variante che svolgevano questa funzione sono stati spenti svariati mesi fa.
Insomma, meno controlli per chi guida, anche se la prudenza in strada non è mai troppa nel rispetto del codice. Ora resta da chiedersi cosa ne sarà delle multe. Ma la Picano assicura che per il pregresso non c'è storia, gli incassi fino al mese di dicembre sono già conteggiati in bilancio.
fonte: Latina Oggi
Ah era dopo la figuraccia fatta u Ballarò. Grande Paolo
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