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mercoledì 22 giugno 2011

Minturno, Lettera Aperta di Lepone

Le dimissioni rassegnate dagli undici consiglieri giovedì pomeriggio ci hanno lasciato, tutti, annichiliti e sconcertati. Tutto avrei pensato, giammai che l’irresponsabilità di certi personaggi si sarebbe spinta fino al punto di lasciare la nostra città, già tanto martoriata dalla crisi economica, senza governo, proprio nel momento più delicato, alle porte della stagione estiva.
Un gesto scellerato, folle, reso ancora più intollerabile dai festeggiamenti, – con tanto di fuochi d’artificio -, che ne sono seguiti.

Poi mi sono domandato: “ma in nome o in onore di chi festeggiano”?

Dei tanti padri di famiglia disoccupati?, oppure delle aziende in crisi che ogni giorno rischiano di chiudere definitivamente?, piuttosto che dei giovani e meno giovani che ancora vivono a casa dei genitori perché non riescono ad inserirsi nel mercato del lavoro, semplicemente perché il lavoro non c’è?! Perché festeggiano? Cosa c’è da festeggiare? E riflettendo ripercorrevo, con un amaro retrogusto, i tanti progetti su cui stavo lavorando per rilanciare la nostra economia e che ora rimarranno una mera chimera.
Ho ripensato al progetto di riqualificazione del patrimonio immobiliare, attraverso la creazione di un fondo di garanzia finalizzato alla stipula di una convenzione con una banca per la concessione di mutui a tasso agevolato ai cittadini che avessero voluto investire per la ristrutturazione degli immobili da destinare alla locazione settimanale o bisettimanale, alle case vacanza, ai B&B, agli alberghi diffusi. Alla possibilità poi di attingere al contributo in conto interessi che l’Assessorato al Turismo della Regione Lazio ha destinato per le ristrutturazioni alberghiere ed extra alberghiere: si prevede infatti che i 6.400.000,00 euro stanziati dalla Regione per il Turismo svilupperanno circa 150.000.000,00 di euro d’investimenti. Anche una minima parte di questa cifra, un minimo contributo di 5-10.000.000,00 di euro, avrebbe dato all’edilizia del Comune di Minturno una importante boccata d’ossigeno. Ho ripercorso le tappe del Sistema Turistico Locale, all’impulso dato negli ultimi mesi, al primo importante risultato teso ad una collaborazione sempre più stretta tra le città del Golfo, – Formia, Gaeta e Minturno -, nella realizzazione dell’evento “Le Notti di Cicerone”.

Ho rivolto poi il mio sguardo al mare, e quindi alle iniziative per completare ed attuare le previsioni della DGR del Lazio del 19 febbraio 2010, relative all’Area Sensibile, al dialogo aperto con le città della Riviera Domizia e la Regione Campania per estenderne i confini, includendo anche il bacino drenante del fiume Garigliano fino al Parco di Roccamonfina. E poi gli accordi raggiunti con Acqualatina per interventi finalizzati ad evitare gli spiacevoli inconvenienti verificatisi alla fine della stagione 2009.

Non è mancata l’attenzione per i nostri ospiti estivi per i quali avevo programmato una Stagione al Teatro Romano con un calendario diverso, più accattivante, colto ed autorevole, degno di un palcoscenico sempre ambito dalle più importanti compagnie. Ricco e stimolante anche il calendario delle iniziative previste per “l’Estate al Borgo e al Mare”.

Ed ora cosa succederà? Tutto rimarrà fermo. Un altro anno di paralisi per la nostra già fragile economia, con imprese che periscono e disoccupati che aumentano, mentre loro festeggiano!

Ma il mio cruccio più grande è senza dubbio l’idea che possano naufragare anche i tanti progetti che avrei voluto realizzare con i bambini ed i ragazzi delle nostre scuole elementari e medie. Con loro, i loro insegnati ed i dirigenti scolastici ne ho realizzati solo alcuni, ma ho vissuto un’esperienza fantastica. Mi hanno aiutato ad immaginare un mondo migliore, ad avere lo sguardo sempre proteso verso il futuro, a dare maggiore senso al mio impegno amministrativo.
Li ringrazio tutti di vero cuore.

Così come ringrazio tutti voi che mi avete dato fiducia, che direttamente e indirettamente mi avete aiutato a realizzare i progetti che ho ricordato, scusandomi per quello che avrei ancora potuto ancora fare ma che non ho avuto il tempo di realizzare.

Roberto Lepone

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