“Non coglie di sorpresa l’arresto del consigliere Romolo Del Balzo, già frequentatore del boss Beneduce, già primo intestatario del fascicolo dell’inchiesta “Damasco” della Procura di Latina, già indagato per peculato e per associazione per delinquere di stampo mafioso, già beneficiario dell’attività di recupero crediti da parte del ‘ndraghetista Carmelo Tripodo”.
È quanto affermano in una nota congiunta Ivano Peduzzi e Fabio Nobile, capogruppo e consigliere regionale della Federazione della Sinistra, commentando l’arresto del consigliere Pdl e Presidente della commissione lavori pubblici e politiche della casa della Regione Lazio.
“Secondo i carabinieri della Dda -continuano- Del Balzo era al centro di una vasta rete clientelare finalizzata a favorire i suoi amici (posti di lavoro, concorsi come infermieri, interventi presso l'amministrazione comunale di Minturno)”. “Il suo arresto, quindi, non ci sorprende –proseguono- ma deve far riflettere sul livello che la corruzione e l’intreccio tra affari, politica e criminalità ha raggiunto nella nostra regione. E’ una conferma che la nostra richiesta di istituzione di una Commissione speciale “antimafia e lotta alla corruzione” è più che giustificata”.
“Mercoledì scorso, il consigliere Del Balzo era visibilmente soddisfatto, quando per la terza volta consecutiva era saltata in Consiglio regionale la discussione sull’inchiesta Damasco2 chiesta dalla Federazione della Sinistra. Quella discussione –concludono Peduzzi e Nobile- non solo si dovrà svolgere ma sarà l’occasione per confrontarsi su un nuovo impegno antimafia della Regione Lazio”.
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