le ultime news

LIBERI PENSIERI RIAPRE I BATTENTI!

lunedì 22 novembre 2010

Formia, Polemica Teatrale: "I favoritismi di Bartolomeo"

In risposta alle dichiarazioni dei consiglieri comunali di opposizione Bartolomeo e De Santis in merito alla revoca dell’assegnazione del teatro di Via Olivastro Spaventola al collettivo teatrale Bertolt Brecht, voglio presentare alcune osservazioni.

Intanto, l’affidamento avvenne in tutta fretta durante il ballottaggio delle precedenti amministrative, proprio nel dubbio-certezza del cambio di amministrazione a Formia, circostanza almeno “strana” per non dire “sospetta”.

Il bando relativo era stato così malamente divulgato che nessuno, a Formia e dintorni, ne era venuto a conoscenza, se non un ristrettissimo gruppo di “amici” della Giunta Bartolomeo, tanto che è pervenuta una sola risposta, appunto quella dell’associazione risultata affidataria. La struttura stessa non era stata ultimata né collaudata, tanto meno inaugurata o presentata alla cittadinanza, né intitolata in alcun modo. Non era stata effettuata alcuna ricognitiva, né ne erano state informate le associazioni del territorio. Tutto ciò ha permesso che il Collettivo B.B. potesse aggiudicarsi la struttura in oggetto al costo irrisorio che conosciamo e senza nessuna trasparenza in merito. La revoca dell’affidamento appare l’unico atto possibile e giusto al fine di garantire una gestione del teatro utile ai più, e non ai singoli.

Ciò detto, colgo l’occasione per ribadire un fatto estremamente grave: per Bartolomeo & C., a Formia esiste una sola associazione, il Collettivo Teatrale B. B.. Per anni, si è creato una asse regione-comune che ha versato quantità ingenti di contributi pubblici per sostenere le attività di Stammati. Non sarebbe questo fatto di per sé un male, se ciò non fosse avvenuto a discapito di tutte le altre associazioni del territorio che pur da trenta anni svolgono attività artistica e, nello specifico, teatrale ed alle quali è stata colpevolmente negata qualsivoglia possibilità di confronto e di crescita.

Non esprimo giudizi sul lavoro, in questi anni, di Stammati, che pur reputo una ricchezza del nostro territorio nello specifico del teatro ragazzi, ma l’egemonia che è stata artatamente creata per favorirlo ha dello scandaloso. Proprio le dichiarazioni di Bartolomeo e De Santis che sono fonte del mio intervento dimostrano in modo chiaro le mie ragioni. Asserire che Stammati sia noto “in tutto il mondo” farebbe ridere, se non fosse l’evidente, ennesimo assioma atto a palesare la miopia della politica culturale delle giunte Bartolomeo. C’è stato più pluralismo negli ultimi due anni di quanto non ve ne sia stato nella precedente storia formiana. Io stesso sono stato costretto ad andare ad operare in altri territori, come la Provincia di Roma, dove ho potuto creare una serie di iniziative culminate con il gemellaggio tra otto comuni su due province (Rieti e Roma) con la capitale culturale della Romania, Iasi, insignito della Golden Star delle Comunità europea nel 2000. Come tante altre associazioni del nostro territorio, ho dovuto lottare per trovare un minimo di spazio che mi permettesse di portare il mio lavoro sul primo cinquecento ed in particolare sul Ruzante ai vertici della ricerca. I tanti progetti da me presentati sono sempre stati completamente ignorati. Il mio stesso ostracismo lo hanno subito tutte quelle realtà che avrebbero potuto “ombrare” il lustro dello Stammati e penso che chiunque di noi, con gli stessi fondi messi a sua disposizione, sarebbe riuscito allo stesso modo, se non meglio, ad esprimere l’elevata qualità dei propri mezzi.

Personalmente, credo che il concetto di “condivisione” dovrebbe essere alla base di qualunque politica culturale, così come quello di pluralismo e confronto. Coerentemente a questa affermazione, insieme agli amici della Compagnia Teatrale Costellazione, che tanto bene ha fatto negli anni, ottenendo numerosi riconoscimenti internazionali (qui sì si può parlare di mondiali, atteso che ha rappresentato il teatro italiano al festival mondiale del teatro a Montreal) e reduce da una stagione estiva che finalmente l’ha vista protagonista anche a Formia (va inoltre ricordato il lavoro pluriennale sull’integrazione per l’handicap); insieme all’Associazione “Il Setaccio”, che svolge un meritorio lavoro sul territorio da più di vent’anni, coinvolgendo giovani ed anziani, i cui aspetti sociali avrebbero meritato altra attenzione; insieme agli amici dell’associazione “Imprevisti e probabilità”, che sono pervenuti ad una loro cifra espressiva di sicuro valore culturale, abbiamo creato un Consorzio che vorrà proporre soprattutto un modo diverso e collaborativo di fare cultura, aperto all’interazione ed alla dialettica. Il Go.T.A. (Consorzio Golfo Teatro ed Arte) intende aprire i propri progetti alla collaborazione più varia, pur nella difesa del valore centrale della qualità.


Per la Compagnia Te.A.R.
IL PRESIDENTE
(Nino Fausti)



Nessun commento:

Posta un commento