Caro Direttore,
da un paio di settimane seguo il suo blog con molto interesse. Credo sia un ottimo canale per divulgare liberamente il malessere sociale che alberga in ognuno di noi e che come avete spesso scritto, rimane spesso e volentieri rinchiuso nell’omertà di chi per disgrazia o per sfortuna è caduto sotto il giogo dell’usura politica, quella che ti prende come un cappio alla gola in questa società se pur moderna ma consumata dalla crisi economica e dalla disoccupazione, problematiche sociali che invece di essere risolte dai politici sono diventate il loro migliore aperitivo da sorseggiare prima di consumare il lauto pasto che prende il nome di: ELETTORE. Dopo questa premessa, mi permetta di intervenire sulle prossime elezioni regionali del Lazio e sui candidati delle nostra zona. Non mi firmerò con nome e cognome, ma con uno pseudonimo che oggi più che mai rispecchia lo stato d’animo di migliaia di miei concittadini: Avatar. Lei si chiederà perché e glielo spiego subito, gli Avatar sono personaggi (dell’omonimo film) di colore blu, bè visto quanto siamo incazzati è il colore esatto rappresenta la nostra condizione. Grazie per l’attenzione e per aver pubblicato.Come tutti sapete, a fine marzo si terranno le elezioni per il rinnovo del presidente e del consiglio regionale del Lazio.
Come tutti sapete, anche a Formia ci sono degli aspiranti per tali poltrone e sono di svariati partiti. Quello che viene da chiedersi, è se queste persone che si candidano hanno i presupposti per farlo o meno. Sono tutti politici che hanno avuto esperienza al Comune di Formia e proprio in Regione, quindi, sono politici non nuovi e che hanno già amministrato. Un politico nuovo che si presenta alle elezioni, può acquisire il consenso proprio in virtù dell’essere una novità che l’elettore può trasformare in chance.
Ma per i politici non nuovi che hanno già amministrato? In questo caso l’elettore ha già un dato a disposizione per poter valutare e quindi scegliere, ma non si capisce il perché a Formia, nonostante si sia MOLTO avvantaggiati nel sapere come si è governato (3/4 del consiglio comunale e giunta è formato dalle stesse persone da 20 anni!) e dove TUTTI si lamentano di tizio e di caio (sono tutti ladri, delinquenti e mercenari) eppure i voti personali in ogni tornata vanno dai 300 in su per ogni “ladro”, “delinquente” e “mercenario” (sic!).
I conti a Formia non tornano, da 20 anni che si son persi per strada.
Ma veniamo alle regionali del Lazio. Scendono in campo Bartolomeo Sandro, Manzo Maria Rita, Del Balzo Romolo (Minturnese ma con grande base elettorale a Formia) ed Aldo Forte.
Prima considerazione: due del centro sinistra e due del centro destra.
Seconda considerazione: i partiti, PD, Sinistra ecologica, PDL e UDC.
Terza considerazione: un ex Sindaco, una consigliere comunale e due consiglieri regionali uscenti.
Analizziamo.
Bartolomeo Sandro, sulla scena politica formiana da più di 20 anni di cui 15 da Sindaco. Possiamo dire un erede, visto che a Formia la politica è dinastia (vedi i Forte) poiché anche Sandro eredita dal padre una grande fetta di elettorato possiamo dire “sanitario”. Si candida alla regione, bene è un amministratore esperto. L’elettore ha m materiale a sufficienza per giudicarlo e se vuole votarlo. La prima cosa che mi verrebbe in mente prima di scrivere il suo nome sulla scheda è: ma in 15 anni che ha amministrato Formia cosa è cambiato? La risposta è semplice, NIENTE. Pedemontana, Policlinico, Porto turistico, Centro Congressi, strutture alberghiere, stadio nuovo , se in 15 anni da Sindaco avesse fatto solo la metà di queste cose si sarebbe potuto votare ma invece no. Signori 15 anni sono 15 anni, lo ricorderemo solo per i marciapiedi scivolosi, per le strisce blu, per l’emergenza bomba e per lo scempio di una bruttissima piazza vittoria. Invito chiunque a commentare e a dirmi un’opera realizzata da Bartolomeo in 15 anni che sia degna di nota. Un politico così non può andare in regione.
Manzo Maria Rita, ultimo baluardo in consiglio comunale di una sinistra comunista che preferisce il coma vegetativo post muro di Berlino alla modernità di un mondo che ha sempre rifiutato in ogni dove l’ideologia che la professoressa si ostina a portare avanti. 10 anni di consiglio comunale e nessuna traccia neanche quando era in maggioranza. Non capisco chi è che la vota e in base a cosa lo fa. Non capisco cosa voglia andare a fare in regione, ma con molta probabilità penso che ci vada per supportare Emma Bonino su tematiche come il riconoscimento delle coppie di fatto ed omosessuali, la pillola abortiva, la liberalizzazione delle droghe pesanti e delle canne, per far togliere i crocifissi dalle scuole ed altre tematiche simili. Se i formiani scriveranno il suo nome sulla scheda credo che veramente dovrò cominciare a pensare di cambiare residenza.
Del Balzo Romolo, altro figlio d’arte e di una politica trentennale ben radicata nel nostro territorio. Minturnese ma con un gran zoccolo duro proprio a Formia, vista la presenza del gruppo dirigente locale del PDL che fa capo al Signore di Fondi. Il fatto clamoroso non è quello che da Minturno si vengano a prendere più di 6000 voti a Formia, no. Qui siamo abituati, basti pensare al consiglio comunale dove al posto dei formiani a decidere per la loro città trovano posto gente di SS Cosma e Damiano, Napoli e chi ne ha più ne metta. I voti che prenderà Del Balzo (che assolutamente non so che cosa ha fatto per Formia qualcuno mi illumini) sono la testimonianza della sconfitta dei formiani, della città di Formia e della storia di Formia. Sono il dato reale che il formiano sta scomparendo,che ben presto poco rimarrà e nulla potrà nemmeno il motto “post fata resurgo” perché sarà la fine definitiva di una terra senza più identità.
Forte Aldo, dire figlio d’arte è poco perché il Pater Familias è il più longevo uomo politico che la città ricordi. Brutti e tristi ricordi che i formiani hanno obliato con una facilità ridicola, riaccogliendo, eleggendo e ridando vita alla dinastia che alle origini dello sviluppo cittadino ha inguaiato una città. Questa parte politica è infatti la responsabile ad esempio dello scempio edilizio che dagli anni 80 la città paga oggi, belle le case costruite sul mare o quelle dove sarebbe dovuta passare da 40 anni la pedemontana. Ma oggi vogliono far crederci che lo cose cambieranno ed il Filius, Aldo. Consigliere Regionale uscente, non eletto 5 anni fa ma ripescato con il meccanismo dei resti. 5 anni da consigliere d’opposizione dove ha trovato comunque la maniera di gestire (da buon democristiano) facendosi volere bene dalla sinistra. Contributi a pioggia per associazioni e comuni che dovrebbero garantirgli il così detto ringraziamento. Succederà? E chi lo sa. Camminando per Formia so solo che forse risulta simpatico solo a Cicerone (ma perché gli ha fatto il favore di intitolargli una manifestazione) con chi parli parli, ti dice che è arrogante e presuntuoso. Come dicevo sopra, questo nel gergo formiano vuol dire che Aldo Forte prenderà almeno 5000 voti a Formia.
Si, perché a Formia funziona così, più dicono che c’ahi la rogna e più vieni eletto.
Io non vado a votare, me ne starò a casa. Chi vuol farmi compagnia…la porta è aperta.
AVATAR