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sabato 3 marzo 2012

Formia, Fantasia "blitz al cacone"

Venerdì mi capita di leggere un articolo su “Latina Oggi” a firma dell’amico Francesco Furlan, che inizia proprio con la parola “BLITZ”. Uno pensa a un blitz contro la camorra, a un blitz contro l’abusivismo edilizio,
a un blitz in un cantiere edile dove lavorano tutti al nero, a un blitz sull’evasione fiscale, oppure a una gigantesca operazione contro il traffico di stupefacenti; qualcuno più ottimista pensa a un blitz della Procura delle Repubblica di Latina nel Comune di Formia, oppure ad arresti eccellenti nel contesto politico locale.
Si tratta, invece, di un blitz congiunto nientepòpòdinemochè della Guardia Costiera, del Commissariato di Polizia e del Comando di Polizia Urbana del Comune di Formia, per sgomberare nientepòpòdimenochè un paio di extracomunitari che dormivano in un posto che i formiani chiamano amorevolmente “il cacone”, e che la dice lunga sul prestigio del luogo. Mancava solo il corpo speciale dei Carabinieri dei Ris in assetto antisommossa e un paio di elicotteri per sorvegliare eventuali fughe, e poi il “blitz” sarebbe stato ancora più spettacolare. C’era anche la solerte comandante dei Vigili Urbani del Comune di Formia, molto sveglia ad accanirsi contro qualche clochard e molto lenta a intervenire in merito ai controlli che riguardano il dipartimento dell’Edilizia Privata.
Sarebbe bastato un modesto assistente sociale con un minimo di senno e un po’ di tempo, per persuadere i clochard a lasciare quello che è divenuto un importantissimo sito archeologico; ma si sa, questa è Formia, città degli eccessi e delle contraddizioni. La zona del “cacone” non è balneabile, la salmonella ci arriverà fino alle narici del naso, a cento metri costruiranno un porto turistico che devasterà l’intero ecosistema marino, ma l’operazione per cacciare i clochard è stata definita una operazione di bonifica ambientale. Lo stesso principio e la stessa terminologia che usava Hitler per giustificare gli stermini degli ebrei. Ma quella è un’altra storia.
Il sindaco Forte è finalmente riuscito a complimentarsi con le Forze dell’Ordine e con la Polizia di Stato, dopo tante occasioni mancate nelle quali la Procura della Repubblica e la Prefettura (la stessa di Frattasi) meritavano encomi sicuramente superiori. Del resto, bisogna inventare nuove scuse da elargire ai cittadini per giustificare i proprio fallimenti politici: l’economia è in crisi? la colpa è dei negri che vendono sulla spiaggia; la città è sporca? la colpa è dei barboni che cacano per strada; le tante assunzioni clientelari della famiglia Forte? la colpa è degli stranieri che ci rubano il lavoro; la Pedemontana non parte? vedrete che in qualche modo daranno la colpa ai comunisti, ai negri e ai ricchioni.
 La bonifica ambientale è urgente e improcrastinabile, ma le Forze dell’Ordine hanno sbagliato indirizzo. Il vero indirizzo dove recarsi la prossima volta è: via Vitruvio (di fronte piazza Vittoria) secondo piano a destra. Una bella bonifica ambientale che Formia attende da tre anni, otto mesi e quindici giorni.

Delio Fantasia
        

        



        

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